20/05/2020 – Codice dei contratti e Regolamento unico: si torna ad un sistema binario codice-regolamento?

Codice dei contratti e Regolamento unico: si torna ad un sistema binario codice-regolamento?
20/05/2020
 
Avrebbe dovuto essere pubblicato entro metà dicembre 2019, ma dopo ormai 5 mesi e una pandemia di mezzo, del nuovo Regolamento unico del Codice dei contratti si hanno solo notizie frammentate e bozze non ufficiali che circolano sui siti specializzati.
La notizia certa è che la Commissione ministeriale per il Regolamento, presieduta da Raffaele Greco, Presidente di sezione del Consiglio di Stato, sta lavorando alacremente con l’obiettivo di arrivare nel più breve tempo possibile ad una bozza condivisa che possa cominciare i suoi passaggi istituzionali per l’approvazione definitiva che, bene che vada, potrebbe approdare su una delle Gazzette Ufficiale di fine 2020.
Codice dei contratti e Regolamento unico: a quando la pubblicazione?
Verosimilmente (e nella migliore delle ipotesi) si avrà, dunque, un anno di ritardo sulle tempistiche attese dal Decreto-Legge n. 32/2019 (c.d. Sblocca cantieri), convertito con modificazioni dalla Legge n. 55/2019, che ha previsto la pubblicazione di un regolamento unico per il riordino di alcune disposizioni attuative previste nel Codice dei contratti pubblici di cui al D.Lgs. n. 50/2016.
Codice dei contratti: obiettivo e contenuti del nuovo Regolamento unico
L’obiettivo del nuovo Regolamento unico è indicato all’interno dell’art. 216, comma 27-octies del Codice dei contratti ovvero il riordino delle disposizioni nelle seguenti materie:
  • nomina, ruolo e compiti del responsabile del procedimento;
  • progettazione di lavori, servizi e forniture, e verifica del progetto;
  • sistema di qualificazione e requisiti degli esecutori di lavori e dei contraenti generali;
  • procedure di affidamento e realizzazione dei contratti di lavori, servizi e forniture di importo inferiore alle soglie comunitarie;
  • direzione dei lavori e dell’esecuzione;
  • esecuzione dei contratti di lavori, servizi e forniture, contabilità, sospensioni e penali;
  • collaudo e verifica di conformità;
  • affidamento dei servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria e relativi requisiti degli operatori economici;
  • lavori riguardanti i beni culturali.
A decorrere dalla data di entrata in vigore del regolamento cessano di avere efficacia le linee guida ANAC di cui all’articolo 213, comma 2, vertenti sulle materie indicate nonché quelle che comunque siano in contrasto con le disposizioni recate dal regolamento (affermazione del tutto generica).
Benché l’art. 216, comma 27-octies parli di un “regolamento unico“, la realtà è che siamo ben lontani da un sistema binario Codice-Regolamento come lo abbiamo conosciuto con il D.Lgs. n. 163/2006 e il DPR n. 207/2010. Anche con la pubblicazione del nuovo regolamento unico, la materia sugli appalti pubblici sarà regolata ancora dal D.Lgs. n. 50/2016, dal nuovo regolamento e da un enorme numero di decreti ministeriali che possiamo leggere al’interno del nostro Speciale Codice dei contratti.

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