22/10/2019 – La retribuzione di posizione è discrezionale e il giudice non può fissarla nel merito

La retribuzione di posizione è discrezionale e il giudice non può fissarla nel merito
di Paola Rossi
Il datore di lavoro pubblico ha piena discrezionalità nel fissare i criteri per l’attribuzione dei punti che determinano la retribuzione di posizione e di risultato. E ha la stessa discrezionalità quando effettua la valutazione in un caso concreto. Il giudice, infatti, può essere chiamato solo a verificare che nel riconoscimento delle maggiorazioni retributive l’amministrazione si sia attenuta ai criteri che si è autoimposti, cioè – come afferma la Corte di cassazione con l’ordinanza n. 26615 – il giudice può solo valutare che la procedura valutativa dell’amministrazione si sia effettivamente svolta e in modo corretto.

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