21/05/2021 – Monito del Garante sulla tutela dei dati di chi richiede i buoni spesa COVID e dei casi medici pubblicati online

 In data 19 maggio 2021, il Garante Privacy ha rivolto un ammonimento per la tutela della privacy dei beneficiari dei sussidi COVID e dei pazienti i cui casi vengano riportati in pubblicazioni o divulgazioni scientifiche. In materia di lavoro, viene invece ricordata la necessità di fornire informazioni corrette ai dipendenti sui sistemi aziendali in uso.

Protezione dei dati dei beneficiari dei sussidi COVID. «La condizione di fragilità economica va tutelata anche sul piano della riservatezza e il titolare del trattamento è tenuto a rispettare i principi in materia di protezione dei dati fin dalla progettazione dei sistemi e per impostazione predefinita». Così ha affermato il Garante Privacy nel provvedimento sanzionatorio emesso a carico di un Comune per la mancata tutela della privacy dei cittadini che chiedevano sussidi alimentari a seguito della crisi causa dal COVID-19. Un cittadino aveva infatti presentato lamentela dopo che un operatore privato aveva potuto accedere alla sua domanda di buoni spesa per l’emergenza COVID senza esserne autorizzato. Il disguido nasceva dal fatto che il Comune, per assistere gli utenti nell’inserimento delle domande, aveva accreditato all’accesso alla piattaforma diversi soggetti esterni i cui dipendenti erano rimasti nella possibilità di consultare tutte le pratiche inserite nel sistema.

Nello stabilire l’entità della sanzione il Garante, «pur considerando la necessità di fronteggiare con urgenza il disagio della pandemia, nonché gli sforzi fatti nel corso del tempo per adottare le necessarie misure per rendere la piattaforma conforme ai richiamati principi, ha tenuto conto del fatto che la violazione ha interessato un numero elevato di cittadini in stato di bisogno (circa 18.000) e si è protratta per circa due mesi».

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