12/04/2019 – Rimborso spese elettorali – Contestazione dell’importo assegnato per il rimborso nelle precedenti consultazioni politiche.

Rimborso spese elettorali – Contestazione dell’importo assegnato per il rimborso nelle precedenti consultazioni politiche.

Il problema rimborso spese elettorali si ripresenta.

Pertanto, per chi condivide, proponiamo una bozza di lettera da inviare al Ministro Matteo Salvini su carta intestata del comune.

Certo più numerose sono e più si può avere considerazione.

 
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Ill.mo Signor MINISTRO DELL’INTERNO
Onorevole Matteo SALVINI
Palazzo Viminale
ROMA
gabinetto.ministro@pec.interno.it
 
OGGETTO: Spese a carico dello Stato in occasione dello svolgimento delle consultazioni elettorali Europee ed Amministrative (Regionali e Comunali) 2019 – Contestazione dell’importo assegnato per il rimborso nelle precedenti consultazioni politiche.
 
ONOREVOLE MINISTRO,
In relazione all’argomento in oggetto, desidero esternarLe le problematiche che si ripresenteranno quest’anno con il contemporaneo svolgimento delle Elezioni Europee e Amministrative.
La vigente normativa pone a carico dello Stato le spese per lo svolgimento delle consultazioni di propria competenza (referendum, Elezioni Politiche ed Europee) e, solo in caso di concomitanza con lo svolgimento di altre consultazioni (regionali o comunali), tale spesa viene ripartita tra gli Enti interessati.
In questi ultimi anni la spesa a carico del Bilancio Comunale si è fatta sempre più gravosa perché non è stata compensata da analoga entrata.
Le leggi in materia parlano sempre di “rimborso” mentre in pratica viene erogato solo un “contributo”. La legge di stabilità 2014 (L.27.12.2013 n.147 art.1 comma 400) prevede testualmente:” L’importo massimo da rimborsare a ciascun Comune (fatta eccezione per il trattamento economico dei componenti dei seggi)”.
Per le prossime elezioni  il Suo dicastero chiarisce di prendere come riferimento, per la programmazione della spesa, l’80% delle somme assegnate per il referendum del 17 aprile 2016, escluso il compenso spettante ai componenti di seggio. 
Scusi Signor Ministro, come si possono prendere come riferimento le spese di un referendum  che NON ha i turni festivi e feriali per il rilascio dei certificati di iscrizione nelle liste elettorali e  non ha  i tempi lunghi  per la raccolta delle firme  prima dell’inizio della campagna elettorale né quelli dello scrutinio trattandosi di elezioni senza espressione di preferenze e senza liste di partito?
Preferenze che per le europee possono essere espresse fino a un massimo di tre. Non è possibile comparare stante i tempi di lavoro diversi  le elezioni referendarie con le elezioni politiche.
 
Dal che si evince: Che il parametro utilizzato dal Ministero e cioè in base al n.ro degli elettori e in base al numero delle sezioni elettorali non appare coerente e logico con un rimborso di spese il cui ammontare deriva da altri fattori.
Si evidenzia inoltre che lo svolgimento delle consultazioni elettorali viene dettagliatamente disposto con un crono programma comunicato per il tramite delle Prefetture e gli adempimenti devono essere svolti entro i giorni tassativamente indicati e le aperture degli uffici devono essere assicurate nei modi e con la durata prevista nelle suddette circolari. Questo straordinario elettorale viene svolto anche in ore festive e serali.
 
Il numero di ore minimo e massimo mensile viene diminuito da 50 ore e 70 ore  per ciascun mese a n.40 ore mensili e 60 ore per ciascun mese. Questo Comune ha già sempre rispettato questi parametri nella predisposizione dell’autorizzazione preventiva  allo svolgimento del lavoro straordinario, ma si fa rilevare che non si è tenuto conto di alcuni importanti adempimenti che non vengono svolti nella consultazioni referendarie, mentre in quelle Politiche e Amministrative sono obbligatorie. Il riferimento è alla tassativa apertura degli uffici comunali per il rilascio dei certificati di iscrizione nella liste elettorali che i candidati o sostenitori debbono essere allegati alle liste dei candidati.
 
Per quanto riguarda le prossime elezioni amministrative (26.5.2019) ad esempio sono previsti già solo per il mese di aprile i seguenti turni: sabato 13, domenica 14, lunedì anche pomeriggio, lunedì 15 (dalle 8 alle 20) martedì 16 (dalle 8 alle 20) martedì 23- mercoledì 24 e giovedì 25(festivo): apertura tutto il giorno, venerdì 26 orario 8/20 per presentazione candidature e sabato  27 orario 8/12.
l’Ufficio Elettorale deve inoltre rimanere aperto nei due giorni antecedenti la votazione dalle ore 9 alle ore 18 (venerdì e sabato) e tutto il giorno della votazione (dalle 7 del mattino alle 23 di sera.
Notte di domenica – dopo le 23,00. Comunicazioni dati votanti e INIZIO del servizio di trasporto plichi da parte dei Vigili ai tribunali – spoglio delle schede – risoluzione problematiche con i seggi.
 
ANCHE L’ACCORPAMENTO DELLE SEDI DEI TRIBUNALI  ha determinato un maggior impiego di tempo  nella consegna delle schede senza trascurare che sono troppe le ore consecutive di lavoro e mettersi alla guida in questi frangenti potrebbe essere pericoloso per la stanchezza accumulata. Dobbiamo anche ricordare che le circolari della Prefettura/Ministero prevedono che LE SCHEDE ELETTORALI DEBBONO SEMPRE ESSERE SCORTATE DA FORZE DELL’ORDINE (Carabinieri – Polizia – o Vigili Urbani).
Quest’anno lo spoglio inizierà alle 23 per le Europee mentre lo spoglio Regionali e Comunali inizierà alle 14 del lunedì e proseguirà fino al termine.
A mio avviso una delle tante criticità  è l’inizio dello spoglio alle 23 – I componenti del seggio sono presenti dalle 7 del mattino e proseguire fino alle 23 non consente di avere la capacità di affrontare eventuali imprevisti nel conteggio delle schede e nell’assegnazione dei voti. Il numero elevato di ore straordinario notturne – con costi consistenti – potrebbe essere contenuto con una chiusura del seggio alle 23,30 e riapertura alle 7 del lunedì successivo, giorno feriale e di normale lavoro settimanale.
Quest’anno si svolgeranno in molti comuni le amministrative comunali ed europee – con NUMERO DI ELETTORI diverso per ogni consultazione, nonché LA PRESENTAZIONE DELLE CANDIDATURE PER LE AMMINISTRATIVE, poi per lo spoglio di due CONSULTAZIONI sarà necessario avere un maggior numero di ore straordinarie e di personale soprattutto per la consegna dei plichi e delle schede di ogni consultazione al Tribunale e alla Prefettura.
E’ importante evidenziare altresì che vi sono spese che il Comune si accolla senza avere rimborsi e che non vengono considerati:
  • Il lavoro straordinario prestato durante le festività (domenica) dà diritto al lavoratore di recuperare la giornata successivamente. Questo è un diritto del lavoratore ma la giornata compensativa ricade poi nel normale orario settimanale del Comune che viene “privato” dell’attività lavorativa del dipendente. Per questa spesa non viene dato alcun rimborso da parte dello Stato.
  • Servizi di riassetto e pulizia dei locali adibiti a seggi prima della riconsegna alla scuola: di questa incombenza si fa carico il Comune adibendo il personale della ditta affidataria del servizio e senza farne carico allo Stato, anche se sarebbe un spesa di cui è previsto il rimborso.
  • Spese telefoniche varie e spese per i vari trasporti: sono sempre state addebitate al Comune che se ne fa carico anche se avrebbe diritto al rimborso nonché la spesa per l’acquisto di materiale monouso (es.lenzuola) nonché il lavaggio delle coperte per i militari, materiale di cui non è ammesso il rimborso ma deve essere fatto.
A seguito di quanto esposto, mi rivolgo a Lei Signor MINISTRO affinché possa attivare tutte le procedure possibili per rimborsare integralmente, per la parte di competenza dello Stato, nel rispetto del principio di leale collaborazione di cui all’articolo 120 della Costituzione e dell’art.14, ultimo comma del Decr.Leg.vo 267/2000, le spese sostenute e documentate dai Comuni come risulterà dal rendiconto consuntivo, in considerazione delle varie spese di cui il Comune si fa già carico integralmente e soprattutto per poter consentire ai Comuni di organizzare al meglio il lavoro elettorale con i risultati di efficienza sinora dimostrati.
In attesa di un cortese e sollecito adempimento, si coglie l’occasione per porgere cordiali saluti.
Addì,
IL SINDACO

 

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