12/04/2019 – I principali documenti di interesse per gli enti locali e le P.A. – 15/31 marzo 2019

I principali documenti di interesse per gli enti locali e le P.A. – 15/31 marzo 2019

di Amedeo Di Filippo – Dirigente comunale

AMBIENTE

Analisi socio economica del territorio italiano e delle risorse

L’Agenzia per la coesione territoriale ha reso disponibili le Schede regionali 2018 che riportano una analisi socio economica del territorio italiano e delle risorse per le politiche di coesione. Le schede contengono il contesto demografico, economico e sociale delle Regioni e Province autonome, insieme ai dati sulle risorse sia nazionali che comunitarie per le politiche di coesione nel ciclo di programmazione 2014-2020. Le schede sono aggiornate con le informazioni disponibili al 31 gennaio 2019. La pubblicazione è accompagnata da una guida alla lettura e da un’appendice statistica.

Fonte: Agenzia per la coesione territoriale, Schede regionali 2018

Annuario dei dati ambientali

L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) ha presentato l’edizione 2018 dell’Annuario dei dati ambientali, la pubblicazione scientifica di dati statistici e informazioni sull’ambiente realizzata in collaborazione col Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA). La pubblicazione contiene una banca dati con 306 indicatori, tra cui 9 del tutto nuovi, per un totale di 150.000 dati, organizzati in 460 tabelle e 635 grafici.

Un insieme di dati e riferimenti che rappresenta un utile strumento di conoscenza al servizio di cittadini, esperti e decisori politici. La nuova edizione comprende anche il rapporto “Dati sull’Ambiente”, con una selezione e sintesi delle tematiche e degli indicatori ambientali in linea con gli obiettivi del VII Programma di Azione Ambientale dell’Agenzia Europea per l’Ambiente; l'”Annuario in cifre”, che restituisce una sintesi dell’Annuario (versione integrale) fruibile da un ampio pubblico anche di non esperti; la sezione “Ricapitolando…l’ambiente” che, per alcuni tra i temi ambientali di maggiore interesse, fornisce una sintesi e un confronto con gli altri paesi europei.

ISPRA, Annuario dei dati ambientali 2018

Obbligo di pubblicazione del bilancio arboreo da parte dei Comuni

L’art. 1, comma 1, L. n. 113 del 1992 prevede che i Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti provvedano, entro sei mesi dalla registrazione anagrafica di ogni neonato residente e di ciascun minore adottato, a porre a dimora un albero nel territorio comunale. L’art. 3-bis, comma 2, dispone che due mesi prima della scadenza naturale del mandato, il Sindaco renda noto il “bilancio arboreo del Comune”, indicando il rapporto fra il numero degli alberi piantati in aree urbane di proprietà pubblica rispettivamente al principio e al termine del mandato stesso, dando conto dello stato di consistenza e manutenzione delle aree verdi urbane di propria competenza.

Secondo l’Anac, la conoscibilità del bilancio arboreo deve essere assicurata mediante pubblicazione nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito istituzionale, sottosezione “Informazioni ambientali”. Ai casi di violazione si applicano le previsioni contenute all’art. 45, comma 4, e all’art. 46D.Lgs. n. 33 del 2013.

Fonte: Autorità Nazionale Anticorruzione, Delibera n. 193 del 13 marzo 2019

Accordo Quadro Anci Conai

L’Anci ha dato notizia della revisione dei corrispettivi del comitato di verifica di cui all’Accordo Quadro 2014-2019, in scadenza al 31 marzo 2019 e prorogato al 31 luglio 2019, riconosciuti per la raccolta delle diverse frazioni di imballaggio e per le prestazioni aggiuntive, che risultano incrementi dell’1,14% rispetto quelli previsti per l’anno 2018.

Fonte: Anci, Conai, nota prot. n. 27./VSG/SD/CIC-19 del 25 marzo 2019

AMMINISTRAZIONE DIGITALE

Premio OpenGov Champion 2019

Il Premio, organizzato e promosso dal Dipartimento della funzione pubblica in collaborazione con l’Open Government Forum, è finalizzato a riconoscere e valorizzare nelle organizzazioni pubbliche italiane l’adozione di pratiche ispirate ai principi fondanti dell’amministrazione aperta. Risponde alla finalità di diffondere la cultura dell’Open Government in un numero sempre maggiore di amministrazioni, promuovendo l’adozione di prassi virtuose in materia di trasparenza amministrativa, open data, partecipazione, accountability, cittadinanza e competenze digitali.

Saranno assegnati i seguenti premi: “Trasparenza e Open Data”; “Partecipazione e accountability”; “Cittadinanza e competenze digitali”. Per candidare la propria iniziativa le amministrazioni devono compilare la domanda online entro il 17 aprile 2019.

Fonte: Premio Opengov Champion per la trasparenza, la partecipazione e la cittadinanza digitale – III edizione – 2019

ATTI E PROCEDIMENTI

Cooperazione sulla prevenzione della corruzione

Il Ministro dell’Ambiente e il presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione hanno firmato l’accordo per la cooperazione in materia di prevenzione della corruzione, trasparenza, conflitto d’interesse e integrità degli atti. Con l’accordo l’Anac fornisce al Ministero e alle sue articolazioni il proprio contributo per prevenire la commissione di illeciti, collaborando al monitoraggio dei Piani anticorruzione e attraverso appositi incontri e seminari formativi.

Le aree di cooperazione sono il monitoraggio del Piano triennale per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza, il monitoraggio sullo stato di attuazione da parte degli organismi partecipati, incontri e seminari formativi con i Responsabili per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza degli enti e delle società in house.

Fonte: Autorità Nazionale Anticorruzione, Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Accordo 21 marzo 2019

Obbligo di pubblicazione della dichiarazione dei redditi per un consigliere comunale residente all’estero

E’ stato chiesto il parere dell’Anac circa la sussistenza dell’obbligo per un consigliere comunale residente all’estero e iscritto all’AIRE di comunicare, ai fini della pubblicazione sul sito istituzionale del Comune, la dichiarazione dei redditi presentata all’estero, non essendo lo stesso obbligato a presentare in Italia la dichiarazione dei redditi soggetti all’imposta sui redditi delle persone fisiche.

Secondo l’Autorità, la ratio della previsione normativa che sottopone a pubblicazione la dichiarazione dei redditi dei titolari di incarichi politici è quella di rendere conoscibile il dato relativo alle retribuzioni da essi percepite e non vengono certamente in rilievo i profili fiscali che a tale dichiarazione si collegano. In questa prospettiva, dato letterale delle disposizioni non deve essere inteso in senso restrittivo e tassativo e il riferimento alla “dichiarazione dei redditi” va interpretato come relativo non solo e non tanto al documento contabile con cui il cittadino contribuente comunica al fisco le proprie entrate, quanto al contenuto informativo dello stesso.

Per questo motivo l’Autorità ritiene che i redditi da lavoro percepiti dal titolare di un incarico politico, anche qualora non soggetti a tassazione in Italia, siano oggetto di dichiarazione ai fini di trasparenza, ai sensi dell’art. 14, comma 1, lett. f), D.Lgs. n. 33 del 2013.

Fonte: Autorità Nazionale Anticorruzione, Delibera n. 196 del 13 marzo 2019

CONTABILITA’ E CONTROLLI

Bilancio di genere

La circolare n. 9 del 2019 detta istruzioni dettagliate con riferimento agli adempimenti da porre in essere da parte delle amministrazioni centrali rispetto al bilancio di genere, con riferimento al Rendiconto generale dello Stato per l’esercizio 2018. Il bilancio di genere è stato disposto in via sperimentale dall’art. 38-septiesL. n. 196 del 2009, introdotto dall’art. 9D.Lgs. n. 90 del 2016, per il completamento della riforma del bilancio e successivamente modificato dalla L. n. 163 del 2016. E’ volto a dare evidenza del diverso impatto delle politiche di bilancio su uomini e donne, in termini di denaro, servizi, tempo e lavoro non retribuito.

La redazione del bilancio di genere prevede, da un lato, la riclassificazione contabile delle spese del bilancio dello Stato e, dall’altro, l’individuazione di indicatori statistici per monitorare le azioni intraprese per incidere sulle disuguaglianze di genere e la loro associazione alle strutture del bilancio contabile.

Fonte: Ragioneria Generale dello Stato, Circolare 29 marzo 2019, n. 9

Rendiconto Generale dell’Esercizio Finanziario 2018

Con la circolare n. 7 del 2019 la RGS detta le istruzioni per la presentazione del Rendiconto generale dello Stato per l’esercizio finanziario 2018 ai sensi della L. n. 196 del 2009, che all’art. 35 impone al Ministro dell’economia e delle finanze di presentare alle Camere, entro il mese di giugno, il rendiconto generale dell’esercizio scaduto il 31 dicembre dell’anno precedente, articolato per missioni e programma. La novità è rappresentata dal fatto che è questo il primo rendiconto nel quale le Note integrative sono articolate anche per azioni, in analogia con le previsioni 2018-2020.

Fonte: Ragioneria Generale dello Stato, Circolare n. 7 del 18 marzo 2019

Nota tecnica

Rilevazione della tempestività dei pagamenti delle transazioni commerciali

Pareggio di bilancio

La RGS mette a disposizione il D.M. del MEF concernente la certificazione del saldo, in termini di competenza, tra le entrate finali e le spese finali di cui all’art. 1, comma 466L. n. 232 del 2016, per l’anno 2018. Gli enti locali sono tenuti a trasmettere, entro il termine perentorio 1° aprile 2019, alla Ragioneria generale dello Stato, utilizzando l’apposito sistema web, una certificazione relativa al saldo, secondo il prospetto e le modalità contenute nell’allegato al D.M. n. 38605 del 2019.

Segnala che il comma 823 della L. n. 145 del 2018 abroga, a decorrere dall’anno 2019, le sanzioni da applicare all’ente locale, nell’anno successivo a quello dell’inadempienza, in caso di mancato conseguimento del saldo per l’anno 2018, ma mantiene fermi gli obblighi di monitoraggio e di certificazione e, di conseguenza, le sanzioni riferite al ritardato invio della certificazione stessa.

Fonte: Ragioneria Generale dello Stato, D.M. n. 38605 del 14 marzo 2019

PERSONALE E PREVIDENZA

Novità in materia di assunzioni

L’Anci ha pubblicato una nota esplicativa sugli ultimi provvedimenti introdotti in materia di assunzioni dalla normativa recente (reddito di cittadinanza, D.L. semplificazioni, DDL miglioramento della PA) e ha espresso soddisfazione per le norme contenute nella legge di conversione del D.L. n. 4 del 2019, che di fatto recepiscono le proposte fatte da Anci.

La novità più importante è quella che consente nel triennio 2019-2021 di effettuare le sostituzioni del personale che cessa dal servizio nel medesimo anno in cui si verificano le cessazioni, non sarà più necessario attendere l’anno successivo. Un’altra novità riguarda la possibilità di recuperare le facoltà assunzionali non utilizzate nei cinque anni precedenti.

Per Anci rimane da risolvere il nodo delle graduatorie. Rimane infatti insoluta la possibilità di uno scorrimento limitato fissato in una percentuale che potrebbe consentire di garantire la piena continuità dei servizi. Da qui la richiesta di una soluzione tecnica alla problematica che sta molto preoccupando i Comuni.

Fonte: ANCI, nota prot. n. 25/VSG/SD/AD

Pubblicazione del prospetto di liquidazione del trattamento di fine servizio e del trattamento di fine rapporto dei dipendenti pubblici nel “Fascicolo previdenziale del cittadino”

L’Inps comunica di aver provveduto a rendere disponibile in formato telematico il prospetto di liquidazione del trattamento di fine servizio e del trattamento di fine rapporto dei dipendenti pubblici, disponibili nel “Fascicolo previdenziale del cittadino” per quanto attiene al trattamento di fine servizio. Quelli per il trattamento di fine rapporto sono resi disponibili a decorrere dal 1° aprile.

Gli iscritti alla gestione pubblica, ai quali è stato erogato il TFS, e quelli cui sarà erogato a decorrere dal 1° aprile 2019 il TFR potranno accedere direttamente al documento dal portale mediante l’utilizzo delle proprie credenziali, in quanto l’Istituto non provvederà più alla spedizione in formato cartaceo dei prospetti di liquidazione.

Fonte: INPS, Messaggio n. 1033 del 13 marzo 2019

POLIZIA E SICUREZZA

Direttiva per il coordinamento unificato dell’attività di sorveglianza delle frontiere marittime e per il contrasto all’immigrazione illegale

Il Ministro dell’Interno invia ai comandanti delle Forze di polizia la direttiva per il coordinamento unificato dell’attività di sorveglianza delle frontiere marittime e per il contrasto all’immigrazione illegale, ai sensi dell’art. 11D.Lgs. n. 286 del 1998, il Testo Unico in materia di immigrazione.

Ricorda all’inizio che occorre un approccio globale e concreto al flusso migratorio proveniente via mare, che tenga in dovuta considerazione tutti gli aspetti che possano disincentivare le partenze verso l’Italia e l’Europa, garantendo, al contempo, un’efficace azione coordinata dei soccorsi prestati da unità navali appartenenti alle amministrazioni dello Stato italiano e degli Stati membri, ovvero occasionalmente da imbarcazioni private nazionali o straniere.

Il nostro Paese, afferma il Ministro, ha certamente l’obbligo di garantire la salvaguardia della vita umana in mare e di coordinare le azioni di soccorso, ma deve anche evitare la possibile strumentalizzazione degli obblighi internazionali e la “metodica violazione delle norme nazionali ed europee in materia di sorveglianza delle frontiere marittime e di contrasto all’immigrazione illegale”.

Elemento che non può non essere valutato dall’Autorità nazionale di pubblica sicurezza e presuppone la necessità e l’opportunità di accertare e verificare in modo immediato se, nella situazione concreta, vi sia stata una violazione dolosa e preordinata delle norme internazionali in materia di soccorso, allo scopo di eludere le norme che regolano l’immigrazione regolare, ponendo in pericolo l’ordine e la sicurezza pubblica interna dello Stato costiero.

Segnala in particolare il fenomeno di navi battenti bandiera straniera o nazionale abbiano soccorso in area di responsabilità non italiane imbarcazioni con migranti a bordo e abbiano disatteso, in violazione del diritto internazionale del mare, le direttive delle competenti autorità che avevano assunto il coordinamento dell’evento, effettuando il soccorso d’iniziativa e dirigendosi, poi, verso le frontiere marittime europee.

Fonte: Ministero dell’Interno, Direttiva n. 14100/141(8) del 18 marzo 2019

SERVIZI PUBBLICI E AL CITTADINO

Asili nido e altri servizi socio-educativi per la prima infanzia

L’Istat ha pubblicato il report relativo all’offerta comunale di asili nido e altri servizi socio-educativi per la prima infanzia nell’anno scolastico 2016/2017, in cui ha censito 13.147 servizi socio-educativi per l’infanzia. I posti autorizzati al funzionamento sono circa 354mila, pubblici in poco più della metà dei casi.

I posti disponibili coprono il 24% del potenziale bacino di utenza (bambini residenti sotto i 3 anni), ancora sotto al parametro del 33% fissato dall’Unione europea per sostenere la conciliazione della vita familiare e lavorativa e promuovere la maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro. La diffusione risulta molto eterogenea sul territorio: dal 7,6% dei potenziali utenti in Campania al 44,7% in Valle D’Aosta. La dotazione di servizi sul territorio penalizza i Comuni più piccoli rispetto ai capoluoghi di Provincia. La spesa media va da un minimo di 88 euro l’anno per un bambino residente in Calabria a un massimo di 2.209 euro l’anno nella Provincia Autonoma di Trento.

Dato interessante è che dall’anno scolastico 2011/2012 si registra un calo dei bambini iscritti nei nidi comunali e convenzionati. Dal 2012 si riducono anche le risorse pubbliche disponibili sul territorio. Il calo degli utenti riguarda principalmente i nidi comunali gestiti direttamente mentre aumentano le gestioni affidate ai privati, dove i costi medi per bambino a carico dei comuni sono decisamente più bassi.

Fonte: Istat, Asili nido e altri servizi socio-educativi per la prima infanzia

Elenchi degli enti cui lo Stato contribuisce in via ordinaria 2020

Con la circolare n. 8 del 22 marzo 2019 la RGS richiama il processo informativo propedeutico agli adempimenti di cui all’art. 21, comma 18, della L. n. 196 del 2009 che stabilisce l’obbligo di allegare i conti consuntivi degli enti cui lo Stato contribuisce ordinariamente agli stati di previsione della spesa dei singoli Ministeri. In caso di inottemperanza, i medesimi Ministeri devono applicare la cancellazione del contributo. Segnala in particolare l’opportunità che le amministrazioni centrali eroganti i suddetti contributi ordinari procedano alla ricognizione annuale entro tempi brevi e ne assicurino l’invio entro il previsto termine del 15 aprile 2019, anche nel caso in cui non vi siano soggetti che corrispondano ai requisiti tecnici che comportano l’annessione al bilancio dello Stato secondo i requisiti indicati.

Fonte: Ragioneria Generale dello Stato, Circolare 22 marzo 2019, n. 8

Partenariato Pubblico Privato

Il Dipartimento per la Programmazione e il Coordinamento della Politica Economica (DIPE), struttura di supporto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al CIPE, ha elaborato e messo a disposizione un documento sul Partenariato Pubblico Privato (PPP), con l’obiettivo di rispondere in modo sintetico alle domande più frequentemente poste dalle P.A., anche alla luce delle novità introdotte dal D.Lgs. n. 50 del 2016.

Il documento individua 100 domande e risposte sviluppate su quattro aree (descrizione del DIPE; PPP per le opere pubbliche e per i servizi pubblici; strumenti giuridici; aspetti economici e finanziari), con l’obiettivo, per un verso, di promuovere, rafforzare e diffondere una cultura di base in merito ai principali modelli di partenariato pubblico privato nella prassi amministrativa italiana, al fine altresì di valorizzare l’apporto di capitali e risorse privati e, per altro verso, di accompagnare con senso pratico-operativo le scelte concrete di sviluppo ed ammodernamento del sistema Paese.

Fonte: Dipartimento per la Programmazione e il Coordinamento della Politica Economica, “100 domande e risposte Partenariato Pubblico Privato (PPP): una guida per le Amministrazioni”, III edizione Dicembre 2018

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