10/09/2020 – Gare, la mancata dichiarazione di una risoluzione contrattuale non comporta l’esclusione automatica

Gare, la mancata dichiarazione di una risoluzione contrattuale non comporta l’esclusione automatica
di Roberto Mangani
 
In breve
Consiglio di Stato: anche se è in danno dell’impresa la stazione appaltante deve tenere conto della rilevanza del fatto e del tempo trascorso
 
La mancata dichiarazione da parte del concorrente di una pregressa risoluzione contrattuale in danno non costituisce causa di automatica esclusione dalla procedura di gara.

Tale omessa dichiarazione può essere peraltro oggetto di valutazione da parte dell’ente appaltante, che va operata tenendo conto della rilevanza del fatto omesso e del tempo trascorso dal compimento del medesimo.

Si è espresso in questi termini il Consiglio di Stato, Sez. V, 26 agosto 2020, n. 5228 che interviene – ribadendo in parte alcuni pregressi orientamenti giurisprudenziali – sulla controversa materia dell’estensione degli obblighi dichiarativi in sede di gara, su cui peraltro si è recentemente espressa la pronuncia dell’Adunanza Plenaria n. 16 del 28 agosto 2020.

 
*=da giustizia-amministrativa.it

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