07/02/2020 – Il viceministro del mef rassicura i Comuni: non tornerà il pareggio di bilancio

Il viceministro del mef rassicura i Comuni: non tornerà il pareggio di bilancio
La Rivista del Sindaco  07/02/2020 
 
 
Il viceministro Laura Castelli tranquillizza gli enti riguardo un potenziale dietrofront sulla legge di bilancio, negandone la possibilità: “il fantasma di un ritorno, in versione riveduta e corretta, degli obblighi contabili che per anni hanno ingessato i conti degli enti locali, resterà tale: un incubo appartenente al passato”.
La delibera n. 20/2019 della Corte conti aveva dato l’impressione di riportare in vita il vincolo, instaurato dalla legge n. 243/2012, smantellato dalla Consulta, questione che aveva agitato le acque e creato voci. Voci che hanno portato l’Anci a richiedere un chiarimento al capo del gabinetto del Mef Luigi Carbone, per chiarire una volta per tutte se questa possibilità fosse davvero nelle intenzioni, con la conseguenza di portare crisi nei bilanci comunali, in particolare in quei municipi che hanno programmato o finanziato investimenti.
Gli investimenti comunali hanno ricevuto uno slancio importante grazie all’alleggerimento dei paletti contabili ottenuti con lo sblocco degli avanzi di amministrazione, agli effetti benefici del Dl 32/2019 (decreto sblocca cantieri), e ai fondi stanziati per i progetti di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile dalla Manovra 2019, che sono stati confermati in quella 2020. L’Ufficio parlamentare di bilancio e il Cresme hanno di recente evidenziato e certificato una crescita del 16% della spesa comunale nel settore appalti. Imprese ed enti hanno di certo beneficiato di questa espansione e nemmeno la Corte dei Conti può mettere in discussione questo fatto.
Per questo motivo il viceministro all’economia si è sentita di dover rassicurare l’Anci che la questione pare definitivamente chiusa, attraverso una risposta “politica” per mettere a tacere il problema nato con la pronuncia della Corte. Si aspetta comunque una sorta di chiarimento ufficiale riguardo la lettura da dare alle norme presenti nella legge 243/2012, anche arrivasse attraverso un disegno di legge in grado di consolidare la legge 2012. Una via d’azione che risolverebbe le obiezioni della Corte dei conti che aveva espresso riguardo il fatto che una legge come la 243 (con lo status di “rinforzata”) potesse essere rottamata da un’ordinaria legge di bilancio come la n. 145 del 2019.
Articolo di Luigi Franco

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