08/02/2020 – Antimafia, gare e contratti: dall’Anac un nuovo manuale per imprese e Pa

Antimafia, gare e contratti: dall’Anac un nuovo manuale per imprese e Pa
di Mauro Salerno
Pubblicata la rassegna delle interpretazioni fornite dall’Autorità sull’impatto delle norme antinfiltrazione per gare e cantieri
A chi tocca dichiarare il possesso dei requisiti morali previsti dal codice? È possibile sostituire in corsa un’impresa colpita da interdittiva antimafia? Quando è obbligatoria l’iscrizione nelle white list? È pensato per rispondere ai dubbi più comuni in tema di esclusione dalle gare e risoluzione dei contratti, derivanti dall’applicazione delle norme antimafia agli appalti pubblici, il nuovo «manuale» messo a punto dall’Anac per imprese e stazioni appaltanti.
Il documento non prende la forma di una linea guida vera e propria. Ma non per questo assume meno valore. Anche in questo caso, come altre volte in passato, si tratta di una «rassegna ragionata» dei provvedimenti (pareri, delibere) che l’Autorità Anticorruzione ha messo nel corso del tempo per risolvere le questioni prospettate da operatori e pubbliche amministrazioni. Arricchito dall’analisi del quadro normativo di riferimento, l’excursus prende la forma di una guida pratica, tanto più utile perché pensata per dare risposte semplici e il più possibili operative.
Tra i casi risolti dall’Anac c’è la semplificazione degli obblighi dichiarativi da parte di una persona fisica che si trova a ricoprire più ruoli in azienda (legale rappresentante e direttore tecnico). Sul punto l’Autorità, bocciando l’operato di una stazione appaltante che aveva pensato bene di escludere l’impresa, ha chiarito che in questi casi non serve che lo stesso soggetto (anche se ricopre due cariche) presenti due dichiarazioni (Dgue). Ne basta una.
Nel documento l’Anac passa poi in rassegna i casi di esclusione dalle gare e obbligo di recesso dei contratti per le imprese colpite da interdittiva. L’Autorità conferma che è possibile sostituire l’impresa (mandante) facente parte di un raggruppamento colpita da un procvvedimento prefettizio. Mentre non è obbligatorio il percorso contrario. Ovvero la sua reintegrazione nel caso di revoca del provvedimento antimafia negativo. Ci sono poi una serie di esempi legati alla gestione dei documenti di gara.
Quanto alle white list, nella rassegna viene anche chiarito che per partecipare alle gare nei settori ad alto rischio di infiltrazione criminale l’iscrizione negli elenchi tenuti dalle prefetture è obbligatoria, ma la stazione appaltante è tenuta ad accogliere in gara anche l’impresa che abbia semplicemente presentato la domanda senza ancora risultare iscritta perché «non può essere pregiudicata dalla mancata conclusione della relativa procedura di iscrizione, per causa ad essa non imputabile».

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