05/01/2017 – La più importante delle politiche pubbliche: l’occupazione giovanile.

I quotidiani nazionali più attenti hanno dato notizia della ricerca condotta dalla WpC (Pricewaterhouse & Cooper, una delle 4 big internazionali di consulenza aziendale) sulla situazione e le prospettive dei giovani disoccupati nell’area OCSE (35 paesi membri), fra i 15 e i 24 anni. Oltre agli articoli di stampa e siti web che ne hanno parlato ( Vedi qui “La Repubblica”..“Il Sole 24 ore..Il fatto quotidiano..Amici di Marco Biagi….più di recente “L’Inkiesta) pubblichiamo qui il testo integrale della ricerca.

Young-workers-index-2016

Emerge con assoluta crudezza un dato disarmante: l’Italia é il fanalino di coda (al 35o posto su 35 Paesi OCSE) nell’indice complesso che fotografa la condizione dei giovani lavoratori (Young Workers Index – ott. 2016): dopo il Messico, la Turchia, la Grecia e tutti gli altri. Come chiarito dallo stesso documento (capitolo 6), l’indice in questione é stato costruito giustapponendo 8 “misure chiave” del mercato del lavoro, (fra le quali tasso d’occupazione, di disoccupazione, lavoro part-time, lavoro a lungo termine, tasso d’istruzione , NEET).

 

LEGGI QUI L’ARTICOLO INTERO

Print Friendly, PDF & Email
Torna in alto