04/01/2017 – Dall’Anac vincoli più stretti sugli affidamenti in house

Dall’Anac vincoli più stretti sugli affidamenti in house

di Michele Nico

 

“Non si tratta dell’ennesima formalità burocratica, ma del tassello ancora mancante al mosaico di una complessa riforma normativa, che stabilisce vincoli più stringenti in capo alle amministrazioni per poter ricorrere al modello organizzativo dell’in house providing, dando corso ad affidamenti diretti senza gara alle loro partecipate.

Le novità sugli affidamenti 

Si ricorda che dopo l’entrata in vigore del Dlgs 50/2016 e del Dlgs 175/2016, recante il testo unico sulle società partecipate, la disciplina degli affidamenti in house è stata contrassegnata da importanti novità.

Secondo l’articolo 5 del Dlgs 50/2016, che richiama la nuova accezione di «controllo analogo» introdotta dalle direttive CE del 2014, una concessione o un appalto non rientra nell’ambito di applicazione del codice dei contratti quando sono soddisfatte le seguenti condizioni:

a) l’amministrazione aggiudicatrice esercita sul soggetto affidatario un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi;

b) oltre l’80% dell’attività del gestore è svolta per l‘ente controllante (o da altre persone giuridiche da essa controllate);

c) nel soggetto controllato non vi è alcuna partecipazione diretta di capitali privati «ad eccezione di forme di partecipazione di capitali privati previste dalla legislazione nazionale, in conformità dei trattati, che non esercitano un’influenza determinante sulla persona giuridica controllata».”

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