04/09/2020 – Verifica dell’anomalia, il responsabile unico non è obbligato a «sentire» l’appaltatore prima dell’esclusione

Verifica dell’anomalia, il responsabile unico non è obbligato a «sentire» l’appaltatore prima dell’esclusione
di Stefano Usai
 
In breve
Superata la rigida scomposizione procedimentale strutturata in passato nei tre momenti «giustificazioni – chiarimenti – contraddittorio»
 
Nell’attuale Codice dei contratti, ha chiarito il Consiglio di Stato, sezione IV, con la sentenza n. 4793/2020, si è superata la rigida scomposizione procedimentale della verifica della potenziale anomalia strutturata nel passato (articolo 88 del Dlgs 163/2006) nei tre momenti «giustificazioni – chiarimenti – contraddittorio». L’attuale procedura si sostanzia, invece, in una struttura monofosica caratterizzata dalla valutazione delle giustificazioni presentate dall’appaltatore a offerta potenzialmente anomala con conseguente decisione.
 

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