un possibile emendamento per il diritto all’accesso al trattamento pensionistico di vecchiaia o di anzianità

Si riporta qui di seguito il testo dell’emendamento all’Atto Senato 1577, art. 10, comma 1, lettera B, punto 4, con relativa relazione tecnica di accompagnamento, con invito a contattare i singoli componenti della Commissione Affari Costituzionali del Senato.

Si precisa che il testo è già stato consegnato ad alcuni componenti della stessa Commissione.

 

 

ATTO SENATO 1577

 

EMENDAMENTO ALL’ART.10 – COMMA 1 – LETTERA B – PUNTO 4

 

Dopo le parole “in via associata” aggiungere il seguente periodo:

“Per i Segretari Comunali e Provinciali, previsione della possibilità di conseguire, a richiesta degli interessati, il diritto all’accesso al trattamento pensionistico di vecchiaia o di anzianità, purché in possesso, entro il 31/12/2015, dei requisiti di età e di anzianità contributiva previsti prima della data di entrata in vigore del Decreto Legge 06/12/2011 n.201, convertito in Legge 22/12/2011 n.214; per tale categoria di lavoratori, la decorrenza del trattamento pensionistico avviene il 1° giorno del mese successivo a quello di maturazione dei requisiti anagrafici e contributivi senza alcun tipo di penalizzazione”.

 

RELAZIONE TECNICA DI ACCOMPAGNAMENTO

Onorevoli colleghi,

l’articolo 10 dell’Atto Senato 1577 prevede, tra l’altro, l’abolizione della figura del Segretario Comunale e Provinciale, una figura storica nata nel 1865, insieme ai Comuni, da sempre fedelmente al servizio delle Istituzioni.

Si tratta di una scelta del Governo che mira a ricondurre ad unità le figure di livello dirigenziale esistenti nelle Autonomie Locali, adottata dopo la consultazione iniziata il 1° Maggio u.s. e, comunque, senza stabilire alcun tipo di disciplina transitoria per tale categoria di lavoratori e senza alcun tipo di motivazione; sembra poter affermare che in tutta la storia del pubblico impiego, è la prima volta che viene proposta l’abolizione di una categoria nella sua interezza.

A fronte dell’abolizione della figura dei Segretari Comunali e Provinciali appare opportuno ed equo, pertanto, consentire un esodo agevolato per i Segretari Comunali e Provinciali, permettendo, a chi lo voglia, di utilizzare i requisiti di pensionamento della normativa cosiddetta “Pre Fornero”.

Sembra opportuno ricordare che tale normativa prevedeva i seguenti requisiti per la pensione di anzianità per i lavoratori dipendenti, sino al 31/12/2015:

– 61 anni e 3 mesi di età anagrafica più 36 anni di anzianità contributiva;

oppure

– 62 anni e 3 mesi di età anagrafica più 35 anni di anzianità contributiva;

oppure

– 40 anni e 3 mesi di anzianità contributiva, indipendentemente dall’età anagrafica.

 

Considerando il solo dato anagrafico, si precisa che da una sommaria ricerca effettuata presso il Ministero dell’Interno risulta la seguente situazione per i Segretari attualmente in servizio:

-Segretari Comunali nati negli anni 1949 e precedenti: 63

-Segretari Comunali nati negli anni 1951-1952: 291

-Segretari Comunali nati negli anni 1953-1954: 369

—–

Totale 723

 

Considerando anche il dato di anzianità contributiva, si ritiene che il numero dei segretari comunali che potrebbero concretamente avvalersi dell’emendamento proposto, sia estremamente contenuto e limitato e comunque non superiore ad alcune centinaia di unità.

Indipendentemente dal numero di beneficiari, l’emendamento proposto non determinerebbe alcun incremento di spesa perché a fronte del pensionamento e della spesa per il trattamento di quiescenza, si verificherebbe una sostanziale riduzione della spesa per i trattamenti economici erogati in quanto i Segretari pensionandi non verrebbero più sostituiti, perché il Disegno di Legge prevede la collocazione di quelli in servizio “in un’apposita sezione ad esaurimento del ruolo dei Dirigenti degli Enti Locali”.

La fattispecie in esame, dunque, è completamente diversa da quella degli insegnanti, cosiddetti “quota 96”, perché, a differenza degli insegnanti, non verrebbero più assunti altri Segretari Comunali e Provinciali.

Il limite temporale da prendere in considerazione è stato indicato nel 31/12/2015, perché per quella data dovrebbe essere portato a termine il processo riformatore del Governo relativo alla Dirigenza Pubblica, considerando anche l’adozione dei decreti delegati.

Per tutto quanto sopra premesso si chiede l’approvazione dell’emendamento proposto, ricordando anche che nei documenti acquisiti dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato sull’A.S. 1577, sia l’Associazione Professionale Segretari Comunali e Provinciali “G.B. Vighenzi” di Brescia, sia la LASEC (Libera Associazione Segretari Comunali), sia l’Associazione Nazionale Piccoli Comuni d’Italia hanno richiesto forme di pensionamento immediato dei soggetti più anziani, a fronte di misure drastiche come l’abolizione e la creazione del ruolo ad esaurimento che, comunque le si consideri, finiscono per essere vissute come una situazione frustrante per chi le subisce involontariamente.

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