31/10/2023 – PNRR: digitalizzazione e innovazione nella PA

PNRR: digitalizzazione e innovazione nella PA

La Missione 1 del PNRR si concentra sulla digitalizzazione della PA e mira a potenziare l’efficienza e l’accessibilità dei servizi pubblici attraverso l’adozione di soluzioni digitali innovative

La Missione 1 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è focalizzata sulla digitalizzazione della pubblica amministrazione (PA), con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e l’accessibilità dei servizi pubblici attraverso l’implementazione di soluzioni digitali innovative. In questo articolo, vediamo come il PNRR svolge un ruolo chiave nella modernizzazione dell’Amministrazione Pubblica italiana mediante la digitalizzazione. La digitalizzazione apporta una maggiore chiarezza e tracciabilità nei processi di lavoro, garantendo la supervisione e il monitoraggio di ogni fase senza il rischio di smarrimento delle informazioni. 

PNRR digitalizzazione

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per la digitalizzazione della pubblica amministrazione rappresenta un passo significativo nell’evoluzione della governance italiana. Presentato il 30 aprile 2021 alla Commissione Europea e successivamente approvato il 13 luglio 2021, il PNRR è un imponente piano di investimenti che mette a disposizione 192 miliardi di euro per orientare le priorità dell’Italia nei prossimi cinque anni, dal 2021 al 2026.

Il PNRR è articolato in 6 missioni, e tra queste, la Componente 1 della Missione 1 riveste un’importanza fondamentale. Questa sezione è fondamentale per preparare l’Italia al futuro digitale, focalizzandosi sulla modernizzazione della PA. Gli obiettivi della prima Missione sono promuovere e sostenere la transizione digitale, sia nel settore privato che nella Pubblica Amministrazione, sostenere l’innovazione e la competitività del sistema produttivo e investire in due settori chiave per l’Italia, turismo e cultura.

Infatti, le 3 componenti su cui si articola la Missione sono proprio:

  • digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA (9,72 miliardi di euro);
  • digitalizzazione, innovazione e competitività nel sistema produttivo (23,89 miliardi di euro);
  • turismo e cultura 4.0 (6,68 miliardi di euro).

PNRR digitalizzazione pubblica amministrazione

L’obiettivo principale è trasformare la Pubblica Amministrazione (PA) in un alleato di fiducia per cittadini e imprese, offrendo servizi sempre più efficienti e facilmente accessibili. Per raggiungere questo scopo, vengono adottate due linee guida principali.

Da un lato, si punta all’ottimizzazione dell’infrastruttura digitale della PA attraverso diverse azioni quali:

  • migrazione al cloud promuovendo l’adozione delle tecnologie cloud, si mira a incrementare la flessibilità e la scalabilità delle risorse digitali delle amministrazioni;
  • accelerazione dell’interoperabilità favorendo una comunicazione più efficiente tra diverse entità pubbliche, consentendo un flusso di informazioni più fluido e coordinato;
  • semplificazione tramite il principio once only secondo il quale le amministrazioni pubbliche non dovrebbero chiedere ai cittadini e alle imprese informazioni già fornite in precedenza;
  • rafforzamento delle difese di cybersecurity per garantire che le risorse digitali della PA siano protette in modo adeguato.

Dall’altro lato si promuove l’estensione dei servizi offerti ai cittadini, migliorandone l’accessibilità e allineandoli agli standard comuni condivisi da tutti gli Stati Membri dell’Unione Europea (UE). Questo sforzo mira a garantire che i cittadini abbiano accesso ai servizi pubblici in modo semplice e uniforme, indipendentemente dalla regione o dall’ente pubblico coinvolto.

PNRR e digitalizzazione nel sistema produttivo

L’obiettivo di questa componente è promuovere l’innovazione e la digitalizzazione del sistema produttivo, implementando un insieme di interventi strategici:

  • incentivi tecnologici (Transizione 4.0): questa iniziativa mira a promuovere gli investimenti in tecnologia, ricerca e sviluppo;
  • supporto ai settori ad alto contenuto tecnologico: questa componente offre un sostegno mirato ai settori caratterizzati da un alto contenuto tecnologico e sinergici con iniziative strategiche europee, come le tecnologie satellitari;
  • trasformazione delle piccole e medie imprese (PMI): la componente prevede misure specifiche per la trasformazione delle PMI. Ciò include il supporto ai processi di internazionalizzazione per favorire il posizionamento del “Made in Italy” sui mercati internazionali. Si mette anche un focus speciale sulla competitività delle filiere industriali, in particolare su quelle più innovative e strategiche;
  • ampliamento delle reti a banda larga: questo comprende la diffusione della fibra FTTH, FWA e la tecnologia 5G. Questa infrastruttura è essenziale per consentire alle imprese di sfruttare appieno i vantaggi della digitalizzazione e per realizzare l’obiettivo di una “gigabit society” in cui l’accesso ad alta velocità alla rete è ampiamente diffuso e accessibile.

PNRR digitalizzazione imprese

La Missione in oggetto offre alle piccole e medie imprese (PMI) un ampio spettro di opportunità che vanno ben oltre il supporto diretto all’apparato produttivo. Queste opportunità coinvolgono trasversalmente diversi settori, tra cui le PMI attive nei servizi digitali e quelle caratterizzate da un elevato contenuto tecnologico.

Da un lato, le PMI potranno beneficiare di misure concrete quali:

  • investimento transizione 4.0 che mira a favorire il trasferimento tecnologico, la promozione della ricerca applicata, la trasformazione digitale dei processi produttivi e l’investimento in beni immateriali attraverso l’assegnazione di crediti d’imposta;
  • investimenti per l’internazionalizzazione: le PMI che operano sui mercati esteri potranno accedere a contributi e prestiti agevolati, insieme all’opportunità di utilizzare il Contratto di Sviluppo per aumentare la competitività e la resilienza delle filiere produttive;
  • investimenti per la valorizzazione dei titoli di proprietà intellettuale che mirano a proteggere e valorizzare la proprietà intellettuale delle PMI, rendendo più competitivi i prodotti e i servizi innovativi.

Dall’altro lato, si aprono opportunità indirette che coinvolgono le PMI in relazione a iniziative quali la digitalizzazione della pubblica amministrazione. Questo processo comporta il coinvolgimento di numerose PMI che operano direttamente sul campo, offrendo servizi di supporto e soluzioni tecnologiche. Inoltre, la digitalizzazione delle grandi amministrazioni centrali stimola la creazione di un ecosistema di imprese e startup specializzate nella fornitura di prodotti software su misura per la PA.

Un altro esempio è l’obiettivo di garantire una connettività di 1 Gbps per circa 8,5 milioni di famiglie, imprese ed enti nelle aree periferiche entro il 2026, insieme alla copertura 5G su tutto il territorio. Questi obiettivi comportano la costruzione di nuove infrastrutture, offrendo opportunità a cascata per le imprese di costruzioni e le loro filiere.

Le opportunità per le PMI derivanti dalla digitalizzazione e dall’innovazione non si limitano solo agli investimenti diretti, ma coinvolgono anche servizi messi a disposizione delle imprese. Ad esempio, il rafforzamento della cybersecurity a livello nazionale è essenziale per affrontare le sfide tecnologiche e proteggere le imprese da minacce digitali. La possibilità di accedere a reti ultraveloci offre maggiore efficienza, velocità e competitività a tutto il settore produttivo.

Fondi PNRR digitalizzazione

La M1C1 del PNRR individua 7 ambiti di investimento e 3 assi di riforma per promuovere la digitalizzazione della PA. Complessivamente, le risorse a sostegno di questi interventi ammontano a circa 6,14 miliardi di euro. A questi si aggiungono poi ulteriori 600 milioni di euro previsti dal “Piano Nazionale per gli investimenti complementari al PNRR“.

Il dipartimento per la trasformazione digitale (DTD) prevede 2 modalità di accesso ai fondi per le Pubbliche Amministrazioni (PA) coinvolte nella Componente 1.1 della Missione 1. Queste modalità sono progettate per adattarsi alle diverse dimensioni delle amministrazioni coinvolte:

  • soluzioni standard: utilizzate per misure con un elevato numero di beneficiari (oltre 1.000 enti pubblici). Le PA possono richiedere fondi attraverso avvisi pubblici e ricevono voucher di valore predefinito basati sulla dimensione e tipologia dell’ente. La procedura è semplificata e guidata;
  • presentazione di progetti: applicata a misure con meno di 1.000 beneficiari. Le PA partecipano a specifici avvisi pubblici, presentando progetti dettagliati soggetti a selezione. Alcune misure coinvolgono accordi personalizzati per l’accesso.

 

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