30/09/2016 – Peculato al segretario comunale se non versa i tributi ricevuti direttamente dai privati

Peculato al segretario comunale se non versa i tributi ricevuti direttamente dai privati

di Paola Rossi

 
  • Il caso

“L’imputato, allora segretario generale del servizio finanziario di un piccolo Comune isolano siciliano, per un totale di circa 39mila euro aveva riscosso direttamente da privati diritti di segreteria, spese di registrazione o tasse di bollo a titolo di concessione di aree cimiteriali o di stipula di contratti di appalto. Ma oltre all’informale riscossione il segretario non procedeva al tempestivo versamento nelle cassa comunali di quelle che sono entrate tributarie per l’ente locale. E, anzi tratteneva la maggior parte delle somme in situazioni di propria piena disponibilità, addirittura presso la cassaforte di un’abitazione fuori dal territorio comunale nonostante fosse proprietario di un’altra casa nel Comune dove lavorava. In conclusione, al momento della denuncia dei fatti egli aveva riversato al Comune solo un’esigua parte delle somme a lui direttamente versate dai privati e non risultava accertata la circostanza difensiva secondo cui il denaro era materialmente allegato nel fascicolo di ogni singola pratica. Senza sottolineare la circostanza del pieno possesso da parte dell’imputato di larga parte delle somme in quanto custodite nella cassaforte all’interno di una sua abitazione privata. In tali circostanze a nulla è valso all’imputato restituire interamente le somme di competenza del Comune successivamente alla denuncia. Stessa bocciatura per l’argomento difensivo secondo cui nessun reato vi sarebbe stato in quanto al momento dell’arresto non era ancora scaduto il termine per adempiere all’obbligo di rendicontazione. Tra l’altro i fatti contestati risalivano fino all’anno precedente a quello ancora da rendicontare.”

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