29/09/2016 – Nota ANCI e proposte emendative sullo schema di decreto legislativo recante disciplina della dirigenza della repubblica.

leggi la nota Anci

 

L’ANCI ha condiviso l’esigenza di un riordino della dirigenza pubblica, ponendo alcuni fondamentali obiettivi:

– il superamento del dualismo nel vertice dell’amministrazione locale, con l’istituzione della nuova figura del dirigente apicale, con compiti di attuazione dell’indirizzo politico, coordinamento dell’attività amministrativa e controllo della legalità dell’azione amministrativa;

– una più netta distinzione tra la funzione dirigenziale, di attuazione e gestione, e quella politica, di indirizzo e controllo;

– la tutela dell’autonomia del vertice politico nella individuazione delle figure dirigenziali;

– la garanzia delle “leve aziendali” del datore di lavoro pubblico;

– la rimozione degli ostacoli alla mobilità del personale dirigenziale tra le pubbliche amministrazioni, in modo da consentire ai più meritevoli di ambire alle posizioni di maggior rilievo e prestigio, al fine di valorizzare il merito…

 

Inoltre l’attuale formulazione dell’art. 19-bis, comma 4, sembra subordinare la possibilità di conferire incarichi a contratto (per gli Enti locali art. 110 TUEL, richiamato nel successivo comma 8) al preventivo esperimento di una procedura selettiva riservata ai dirigenti di ruolo. E’ indispensabile eliminare questa ambiguità, prevedendo espressamente la possibilità di conferire incarichi a soggetti esterni nel rispetto dei limiti percentuali, delle procedure e dei requisiti richiesti dalla normativa vigente.

 

Sul punto occorre un’attenta valutazione circa l’opportunità di prevedere che il dirigente apicale possa essere nominato anche con il ricorso alla disciplina dell’art. 110 TUEL, nel rispetto delle limitazioni percentuali e procedurali ivi stabilite

Print Friendly, PDF & Email
Torna in alto