28/11/2019 – E’ obbligatorio inserire l’avviso sull’impugnazione degli atti nelle comunicazioni di avvio del procedimento o negli altri atti “interni” diversi dal provvedimento finale?

E’ obbligatorio inserire l’avviso sull’impugnazione degli atti nelle comunicazioni di avvio del procedimento o negli altri atti “interni” diversi dal provvedimento finale?
a cura di Simone Chiarelli
La questione è frutto di un percorso giurisprudenziale sui cosiddetti “atti endoprocedimentali” per la quale si richiamano i recenti orientamenti:
• “La regola secondo la quale l’atto endoprocedimentale non è autonomamente impugnabile, giacché la lesione della sfera giuridica del suo destinatario è normalmente imputabile all’atto che conclude il procedimento, è di carattere generale; la possibilità di un’impugnazione anticipata è invece di carattere eccezionale e riconosciuta solo in rapporto a fattispecie particolari, ossia ad atti di natura vincolata idonei a conformare in maniera netta la determinazione conclusiva oppure in ragione di atti interlocutori che comportino un arresto procedimentale”
• “Il provvedimento di aggiudicazione provvisoria, attualmente proposta di aggiudicazione, è un atto endoprocedimentale privo di valore decisorio e che necessita di conferma. Quindi da tale atto non decorre alcunché anche in termini di piena conoscenza e relativamente al rito “super-accelerato” di cui all’art. 120, comma 2-bis, D.Lgs. n. 104/2010“.
• “Il concorrente che abbia impugnato gli atti della procedura di gara precedenti l’aggiudicazione – normalmente il provvedimento che ne ha disposto esclusione – è tenuto ad impugnare anche il provvedimento di aggiudicazione sopravvenuto nel corso del giudizio a pena di improcedibilità per sopravvenuta carenza di interesse. Ciò in ragione del carattere inoppugnabile del provvedimento finale, attributivo dell’utilitas all’aggiudicatario. Fermo restando, quindi, l’onere di impugnazione immediata dell’esclusione – quale atto endoprocedimentale di carattere direttamente ed autonomamente lesivo – rimane fermo l’onere del concorrente escluso di estendere il gravame anche al provvedimento conclusivo del procedimento avviato con l’indizione della gara, ovverosia l’atto di approvazione della graduatoria finale”
• “La comunicazione di avvio del procedimento volto ad identificare il soggetto responsabile del potenziale inquinamento della matrice ambientale ha natura endoprocedimentale e il contenuto non immediatamente lesivo dell’atto rendono il medesimo non autonomamente e immediatamente impugnabile. Solo nell’ipotesi (da dimostrarsi, a cura del ricorrente) in cui detto atto sia concretamente idoneo ad arrecare lesioni alla sfera giuridica del destinatario in un momento precedente l’avvio dell’istruttoria e la conclusione stessa dell’iter procedimentale, potrebbe ammettersi l’immediata impugnazione del medesimo in via autonoma, anziché quale atto meramente presupposto rispetto al provvedimento finale che segna la formale conclusione del procedimento e la manifestazione esterna della volontà dell’Amministrazione”.
Come è possibile notare da questa rassegna se da un lato l’Amministrazione non ha l’onere di inserire la formula sulla impugnabilità degli atti in relazione a quelli di natura endoprocedimentale, allo stesso tempo ciò non esclude che l’interessato possa (ed in taluni casi debba) procedere alla autonoma impugnazione degli stessi in presenza dei necessari presupposti normativi.

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