28/10/2019 – La Corte di Cassazione sulle multe ai dirigenti

La Corte di Cassazione sulle multe ai dirigenti
A. Bianco (La Gazzetta degli Enti Locali 28/10/2019)
Le multe irrogate ai dirigenti per lo svolgimento di attività possono essere sostenute dall’amministrazione in presenza di uno stretto nesso con i compiti svolti ed a condizione che vi sia uno stretto nesso con lo svolgimento delle attività di ufficio o, per meglio dire, direttamente riconducibili alla stessa amministrazione e che vi sia uno specifico interesse dell’ente. Occorre in ogni caso uno specifico provvedimento adottato dall’organo di governo competente, cioè negli enti locali da parte della giunta. Sono queste alcune delle principali indicazioni dettate dalla sentenza della Corte di Cassazione, Sez. Penale n. 38260/2019.

Siamo in presenza di una pronuncia assai importante perché apre la strada alla possibilità che gli enti sostengano direttamente gli oneri per le multe che vengono irrogate ai dipendenti e dirigenti per il mancato rispetto di vincoli dettati dalla normativa. Si tratta in particolare delle sanzioni irrogate per la violazione degli obblighi e delle prescrizioni dettati dal d.lgs. n. 81/2008 in materia di sicurezza sul lavoro. Sanzioni che vengono spesso irrogate anche se sono state attivate da parte del dirigente le iniziative per avviare il superamento della condizione di pericolo e/o violazione delle disposizioni, nonché nel caso in cui il dirigente ha concretamente messo in essere tutte le segnalazioni, a partire dalla richiesta dei fondi eventualmente necessari.

Il caso specifico riguarda una società controllata da un ente locale: la sentenza ha ritenuto applicabile alla stessa le regole dettate per le amministrazioni pubbliche. Viene dalla pronuncia confermata la sussistenza del reato di peculato in quanto l’assunzione degli oneri connessi al pagamento a carico della società delle sanzioni irrogate al presidente, a dirigenti e dipendenti per violazioni delle disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro e di tutela ambientale è stata effettuata senza che gli organi di governo dell’ente abbiano adottato preventivamente uno specifico provvedimento autorizzatorio. Di qui la contestazione del reato di peculato per cd distrazione.

 

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vedi anche

25/10/2019 – Ok della Cassazione, l’ente può pagare le multe dei dirigenti

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