27/02/2019 – Fvg: sì al terzo mandato per i sindaci dei Comuni sino a 2 mila abitanti

Fvg: sì al terzo mandato per i sindaci dei Comuni sino a 2 mila abitanti

Istituzioni 26 febbraio 2019, di sd

La novità è stata reintrodotta dalla V Commissione del Consiglio Regionale

“Nei Comuni con popolazione sino a 2 mila abitanti – si legge in una nota pubblicato sul sito del Tgr regione Friuli Venezia Giulia – sono consentiti al sindaco tre mandati consecutivi, e un quarto mandato nel caso uno dei tre precedenti abbia avuto durata inferiore ai 2 anni, sei mesi e un giorno per causa diversa da dimissioni volontarie. L’emendamento alla modifica dell’articolo 1 in materia di elezioni regionali, passa in quinta commissione, e avrà il via libera con i voti della maggioranza anche in consiglio regionale, nella riunione di giovedì 28 febbraio”.

Sì al terzo mandato consecutivo, dunque, per i sindaci dei Comuni con una popolazione fino ai 2.000 abitanti. La novità è stata reintrodotta dalla V Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Diego Bernardis (Lega), e inserita, con un emendamento della maggioranza, nel disegno di legge n.40 (Modifiche alle leggi regionali 19/2013, 45/2017 e 29/2018) oggi all’esame dell’organismo consiliare. La modifica a firma dei consiglieri Piccin (FI), Bernardis (Lega), Di Bert (Progetto FVG) e Giacomelli (FdI), nasce quale misura adatta per i Comuni di ridotta dimensione demografica dove – spiegano i proponenti – non è sempre facile trovare persone disposte a farsi carico dell’onere di amministrare e nei quali comunque il peso politico del sindaco risulta circoscritto a una dimensione strettamente locale.

Il disegno di legge n. 40, illustrato e accolto a maggioranza dalla V Commissione alla presenza dell’assessore regionale Pierpaolo Roberti, contiene, oltre a norme tecniche di correzione di errori materiali e tabellari contenuti nelle tre leggi regionali, norme finalizzate ad anticipare i termini per la presentazione delle candidature in occasione delle elezioni comunali 2019, nel caso in cui la Giunta ne disponga lo svolgimento in concomitanza con le elezioni del Parlamento europeo, previste per domenica 26 maggio 2019. Si tratta di una norma transitoria valida per il solo anno in corso, costruita per evitare che il giorno di deposito delle candidature cada nella giornata festiva di Pasquetta, il prossimo 22 aprile, con evidenti ricadute operative per gli uffici elettorali dei Comuni e per chi presenta le candidature. Inserita nel provvedimento, con un emendamento proposto dalla Giunta regionale, la proroga al marzo 2020 dei termini di rendicontazione e di effettuazione delle spese collegate ai programmi 2016-2017 e 2018 in materia di sicurezza urbana.

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