24/06/2022 – Aiuti Covid partite IVA , rinviata la scadenza del 30 giugno: cosa cambia

L’Agenzia delle entrate ha deciso di lasciare più tempo a liberi professionisti e autonomi per inviare le autodichiarazioni Covid per gli aiuti percepiti durante la pandemia

Rinviata la scadenza del 30 giugno per le partite Iva. L’Agenzia delle entrate ha deciso di lasciare più tempo a liberi professionisti e autonomi per inviare le autodichiarazioni Covid, in cui si dichiara proprio di aver ricevuto aiuti di Stato durante l’emergenza pandemica.

Si tratta in sostanza di un’attestazione in cui si chiarisce che l’importo complessivo dei sostegni economici ricevuti dallo Stato per la pandemia e fruiti non supera i massimali indicati nella cosiddetta Comunicazione della Commissione europea “Temporary Framework”. I liberi professionisti e le ditte individuali sono sicuramente sotto e quindi rientrano in questa categoria che ne aveva pienamente diritto.

Quali sono gli aiuti Covid che vanno dichiarati

Devono presentare l’autodichiarazione tutti coloro che hanno beneficiato delle misure di aiuto del cosiddetto regime ombrello durante il periodo di pandemia.

Tra gli aiuti Covid che vanno dichiarati, quelli che sono stati maggiormente erogati sono stati i contributi a fondo perduto dell’Agenzia delle Entrate previsti dal Decreto Rilancio pari a 1.000 nel 2020 oppure quelli inseriti nel Decreto Sostegni e Sostegni bis del 2021.

Ma vediamo nel dettaglio gli aiuti che vanno dichiarati:

– Contributi a fondo perduto, previsti da:

  • Decreto Rilancio
  • Decreto Ristori
  • Decreto Natale
  • contributo generale Decreto Sostegni
  • contributo startup
  • contributo Decreto Sostegni bis

– Credito d’imposta per i canoni di locazione di immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda

– Credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro

– Esclusione dei versamenti IRAP

– Esenzione IMU con riferimento a particolari tipologie di immobili

– Disposizioni in materia di imposte dirette e di accise nel Comune di Campione d’Italia

– Definizione agevolata degli avvisi bonari

– Esonero 2021 versamento del canone Rai a favore di strutture ricettive e somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico, comprese le attività similari svolte da enti del Terzo settore.

Attenzione: se avete percepito l’esonero contributo INPS della vostra cassa di previdenza o aiuti comunali o regionali dovete invece indicarli in un’altra sezione chiamata “altri aiuti”.

Nell’autodichiarazione non vanno invece conteggiati i contributi da 1.600 euro ricevuti dall’INPS nei mesi di marzo-aprile 2020.

A chi, come e quando trasmettere l’autodichiarazione Covid

L’autodichiarazione va trasmessa all’Agenzia delle Entrate esclusivamente in via telematica, mediante il servizio disponibile nell’area riservata del sito Internet del­l’Agenzia delle Entrate, al quale si accede solo tramite SPID, CIE, CNS o credenziali Fisconline.

Il provvedimento firmato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini tiene conto di quanto disposto dal decreto-legge del 21 giugno 2022, con il quale sono prorogati i termini di registrazione degli aiuti di Stato Covid nel Registro Nazionale degli Aiuti di stato (RNA).

Il termine ultimo per la presentazione dell’autodichiarazione all’Agenzia delle entrate non è dunque più il 30 giugno: la proroga è stata fissata al 30 novembre 2022.

Anche i contribuenti che si avvalgono della definizione agevolata delle somme dovute a seguito del controllo automatizzato delle dichiarazioni possono inviare la dichiarazione entro il 30 novembre, oppure, se successivo, entro il termine di 60 giorni dal pagamento delle somme dovute o della prima rata.

Si tratta, nello specifico, dei contribuenti con partita Iva attiva al 23 marzo 2021 che, a causa della situazione emergenziale, nel 2020 hanno subìto una riduzione superiore al 30% del volume d’affari rispetto all’anno precedente.

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