23/11/2017 – Per i dirigenti nessun «diritto soggettivo» a conservare lo stipendio

Per i dirigenti nessun «diritto soggettivo» a conservare lo stipendio

di Vincenzo Giannotti

 

“I dirigenti non possono vantare alcun diritto soggettivo ma solo un interesse legittimo nel caso in cui l’organo esecutivo, con atto generale, decida la riduzione dei fondi decentrati. In questo caso la decisione sulla legittimità di quell’atto generale spetterà al giudice amministrativo, unico munito di giurisdizione per verificare il corretto esercizio del potere amministrativo. Queste le conclusioni la Corte di cassazione, con l’ordinanza a Sezioni Unite n. 27285/2017. 

La Corte aderisce così a un precedente cambio di orientamento dell’Aran sulla possibilità da parte della Pa di modificare in via unilaterale il valore delle posizioni organizzative, precisando come resterebbe in mano alla Pubblica amministrazione il potere di procedere, anche all’invarianza dei compiti e delle responsabilità, alla riduzione delle retribuzioni delle posizioni organizzative nel caso in cui, ad esempio, si determini una diminuzione delle risorse finanziarie destinate al finanziamento dell’istituto…”

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