22/02/2016 – Per i controlli interni questionario in sei capitoli da inviare entro il 31 maggio

Per i controlli interni questionario in sei capitoli da inviare entro il 31 maggio

di Anna Guiducci e Patrizia Ruffini

 
  • PDFLa delibera 6/2016 della Corte dei conti, sezione delle Autonomie
  • PDFIl questionario per gli enti locali

La relazione sul funzionamento dei controlli svolti nel 2015 dovrà essere trasmessa alle sezioni regionali di controllo della Corte dei Conti entro il 31 maggio 2016. Quest’anno l’impostazione del questionario si presenta con un numero inferiore di domande, più stringenti e mirate a perseguire obiettivi di razionalizzazione delle informazioni.

La delibera

Le novità sono state indicate dalla sezione Autonomie della Corte dei conti nella deliberazione 6/2016 (qui il questionario), con la quale sono state definite le linee guida finalizzate a verificare il corretto funzionamento dei controlli interni degli enti locali. Il questionario è rivolto ai sindaci dei Comuni con popolazione superiore a 15mila abitanti e ai presidenti delle Province e Città metropolitane per dimostrare l’adeguatezza e l’efficacia dei controlli realizzati nel corso dell’ultimo esercizio. La nuova impostazione privilegia la razionalizzazione e semplificazione delle informazioni e mira a favore dell’acquisizione di dati puntuali (per esempio numero delibere, percentuale di raggiungimento obiettivi, numero misure correttive) che facciano emergere le reali criticità delle gestioni.

La regolarità contabile

La prima delle sei sezioni in cui si articola il questionario è dedicata al controllo di regolarità contabile; l’analisi tende a mettere in evidenza la presenza di eventuali determinazioni o delibere (che non siano meri atti di indirizzo) con impegno di spesa sprovviste del visto attestante la copertura finanziaria e dei pareri di regolarità contabile. Sono raccolte informazioni sugli atti sottoposti a controllo di regolarità, sulle irregolarità rilevate e su quelle sanate. Fra i punti di indagine anche le attestazioni sui ritardi nei pagamenti e l’istituzione del registro unico delle fatture.

Gli equilibri 

Il controllo degli equilibri di bilancio mira a verificare l’esistenza di indicazioni operative del responsabile finanziario per lo svolgimento dei controlli sugli equilibri finanziari, i soggetti coinvolti, i report redatti, la frequenza delle verifiche in consiglio e se si sono rese necessarie misure per ripristinare l’equilibrio (indicando l’eventuale utilizzo dell’avanzo di amministrazione). L’accertamento degli equilibri di cassa, cui è preposto il responsabile finanziario, è attuato anche attraverso la verifica della compatibilità fra il programma dei pagamenti ed i relativi stanziamenti di tesoreria.

Il controllo di gestione

La parte dedicata al controllo di gestione è tesa a conoscere i report prodotti durante l’anno, le azioni correttive, il grado di raggiungimento degli obiettivi programmati, l’indicazione del numero e della tipologia di indicatori utilizzati. Sono chieste informazioni anche sull’organizzazione dell’ufficio preposto a questo controllo e ai tassi di copertura dei servizi, derivanti necessariamente da una sistematica contabilità economico-patrimoniale.

Il controllo strategico

Le domande sul controllo strategico si concentrano sulle delibere di ricognizione dei programmi, sulle verifiche periodiche del loro stato di attuazione e sulla percentuale di raggiungimento degli obiettivi politico-amministrativi. Il controllo sugli organismi partecipati indaga i report prodotti, le azioni correttive e gli indicatori di risultato, i tassi medi di realizzazione degli obiettivi affidati a ciascun organismo partecipato.

La qualità dei servizi

Dal 2015 i Comuni con più di 15mila abitanti sono obbligati, infine, anche al controllo di qualità dei servizi, attraverso il quale viene messa in evidenza anche la frequenza della misurazione della soddisfazione dell’utenza e sul personale impiegato.

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