19/03/2018 – La Pa sotto assedio rinuncia a decidere e la paralisi peggiora

La Pa sotto assedio rinuncia a decidere e la paralisi peggiora

di Francesco Verbaro

“L’effetto prodotto da questa ondata di attacchi, non di rado giustificati da fatti e dati, è stato quello quindi di aumentare la paralisi dell’amministrazione italiana. 

La paura nell’utilizzare la discrezionalità produce due effetti da «cattiva amministrazione»: da un lato l’inattività, cioè il «non facere», che genera danni per i cittadini e piccoli vantaggi per gli amministratori; dall’altro una domanda di leggi, provvedimenti, circolari, pareri o delibere, che alimenta già la iper-regolazione di cui soffre il nostro Paese. In tale contesto aumenta il comportamento conservativo degli apparati, il prendere tempo e il fuggire dalle responsabilità…

Registriamo ormai come lavorare «nel pubblico» e «con il pubblico» è professionalmente rischioso e oggi moralmente condannato da una società impaurita e arrabbiata, di cui politica e media ne amplificano la voce e il pensiero più irrazionale.

Inoltre, la perdita di autorevolezza della Pa ha reso i provvedimenti ancora più deboli ed esposti a un contenzioso diffuso e paralizzante, oltre che ad un giudizio mediatico senza appello, contro il quale non si riesce a far nulla…

Il risultato è un circolo vizioso, dal quale è difficile uscire. La reazione normativa e morale genera una maggiore paralisi, che a sua volta genera maggiore rabbia. La rabbia genera una cultura del sospetto che si traduce in ulteriori norme e controlli formali e quindi in un maggior stallo.”

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