16/12/2022 – Ipotesi di struttura di un Piao

Si avvicina anche per gli enti locali il momento di approvare il fatidico Piao. In ogni caso, nel 2023 bisognerà adottarlo. Come redigerlo?

Le soluzioni fin qui viste oscillano tra il mero assemblaggio dei piani esistenti, alla compilazione scarna in risposta alle poche indicazioni del DM 132/2022.

La prima soluzione rende semplice strutturare il Piao, ma lo rende un mero raccoglitore, senza le interconnessioni logiche, che costituiscono, forse, l’unica vera utilità dello strumento. La seconda è un ripiego.

Un metodo potrebbe consistere nell’adottare un applicativo, che si appoggi ad un database, col quale redigere in modo ordinato sezioni e sotto sezioni, da popolare con contenuti che possono anche essere acquisiti dall’upload di documenti già esistenti (si pensi alle anagrafiche della Sezione 1), creando, grazie alle possibilità informatiche, link e collegamenti tra i contenuti di distinte sezioni. Per esempio, alcuni strumenti di riduzione del rischio corruzione e conflitto di interessi, come anche regole per la trasparenza, debbono al contempo entrare a far parte degli obiettivi di performance: uno strumento informatico consente di elaborare con una visuale coordinata distinte sezioni, creando collegamenti necessari tra essi.

Di seguito, si propone una semplice struttura a scheletro dello strumento che è possibile realizzare e che Asmel si è determinata a mettere in opera, per metterlo a disposizione degli associati, in modo da scongiurare che il Piao sia un mero adempimento, esaltando la funzione realmente programmatoria.

Occorre pensare al Piao come un processo univoco, sia pur realizzato con ruoli e funzioni diverse da chi si assumerà il compito di validarne il contenuto, coordinando i lavori di formulazione dei vari contenuti, fornendo appunto indicazioni per le interrelazioni tra contenuti.

Un applicativo ben progettato consente il salvataggio provvisorio dell’imputazione dei dati, la duplicazione di contenuti validati, il recupero di dati precedenti ed il loro aggiornamento, il controllo delle percentuali di completamento delle sezioni, la fissazione dei termini entro i quali assicurare la conclusione del processo.

Lo scheletro proposto è da intendere come raffigurazione semplificata di uno strumento distinto in sezioni e sotto sezioni, con campi testo o predeterminati (date, quantità, scelte a selezione), grazie al quale guidare anche con un indice preciso i lavori, assicurando un editing comune, tutto digitale, così da assicurare il futuro efficiente caricamento sul portale della Funzione Pubblica.

La logica sarà, nella sostanza, quella di un form di google, ovviamente più raffinato (ma il data base sarà un applicativo ben più evoluto).

Modello struttura PIAO

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