15/12/2023 – Procedimenti penali per dipendenti comandati, vanno comunicati subito all’ente di servizio

Costituisce una best practice improntata alla leale collaborazione fra gli enti la comunicazione tempestiva sull’avvio di procedimenti penali o disciplinari per condotte riconducibili a reati contro la Pubblica Amministrazione nei confronti di dipendenti incardinati nei ruoli di un ente ma in servizio presso altri enti. Lo sottolinea Anac con Atto del Presidente del 21 novembre 2023, in un parere richiesto da un Responsabile Prevenzione Corruzione e Trasparenza (Rpct) di una regione autonoma.

L’amministrazione d’origine che riceve la comunicazione dell’avvio di un procedimento penale o disciplinare nei confronti di dipendenti in assegnazione temporanea o in aspettativa non è né in condizione di poter valutare l’eventuale pregiudizio né di poter materialmente rimuovere il soggetto interessato dall’incarico o dall’ufficio. Tuttavia, è opportuno che si attivi affinché l’amministrazione presso la quale il dipendente presta temporaneamente la propria prestazione lavorativa possa apprendere la notizia e adottare le iniziative che ritenga più opportune. 

L’informazione è necessaria se i fatti per cui si procede costituiscono presupposto per l’applicazione della rotazione straordinaria. Sarà sufficiente, in tale ipotesi, una comunicazione “asettica” in modo che l’ente destinatario possa verificarne la pregiudizialità, disponendo se necessario la rotazione o adottando misure alternative idonee ad arginare i rischi rilevati. 

Per quanto riguarda il personale in aspettativa per motivi personali, che non operi, dunque, in altre amministrazioni o enti tenuti alla rotazione, non serve alcuna comunicazione. In tale ipotesi la Regione potrà prendere atto della notizia e inserirla nel fascicolo personale del dipendente al fine di effettuare le dovute valutazioni all’atto del rientro in servizio. Anac, infine, ricorda che l’onere informativo in ordine all’avvio di procedimenti penali o disciplinari a proprio carico è in capo al singolo dipendente. La tempestività di tale comunicazione costituisce un elemento essenziale, consentendo all’amministrazione di attivarsi in tempo utile a salvaguardare la propria immagine all’esterno. Pertanto, in caso di mancata o tardiva informazione il Codice di comportamento dell’amministrazione deve prevedere adeguate conseguenze per l’interessato.

Il documento

 

 

Atto del Presidente del 21 novembre 2023 – fasc.5120.2023.pdf

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