12/08/2021 – L’attività ispettiva del Garante Privacy si allarga alla videosorveglianza pubblica e privata ma non solo.

Sarà un autunno caldo per chi ha installato sistemi di videocontrollo carenti delle necessarie valutazioni in materia di corretto trattamento dei dati personali.

 In particolare, se si tratta di sistemi evoluti che gestiscono dati biometrici, particolari o reputazionali. In ogni caso, scatteranno verifiche sulla legittimità del trattamento, sulla necessaria informativa e sul tempo di conservazione dei dati.

Lo ha evidenziato il Garante per la protezione dei dati personali con la deliberazione 22 luglio 2021, n. 286

L’attività ispettiva di iniziativa da parte del personale dell’Autorità o del Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche della Guardia di finanza è disciplinata periodicamente da un atto di indirizzo del Garante.

 Per il periodo luglio – dicembre 2021 le indagini di iniziativa saranno dedicate in particolare al controllo dei trattamenti dei dati biometrici per il riconoscimento facciale anche mediante sistemi di videosorveglianza.

Ma anche al controllo della videosorveglianza domestica e dei giocattoli connessi. Sotto osservazione andranno poi i data broker, ovvero le società che vendono dati e le aziende che si occupano di marketing e di profilazione. Saranno soggette a controllo anche le banche dati reputazionali, i trattamenti di dati relativi alla salute effettuati da istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, quelli effettuati da società rientranti nel settore del food delivery e i data breach. Interessanti poi le ulteriori considerazioni di dettagli sui controlli da effettuare. Riguarderanno la liceità del trattamento e le condizioni dell’eventuale consenso. E la verifica sarà allargata all’informativa, alla base giuridica e alla corretta durata della conservazione dei dati.

deliberazione 22 luglio 2021, n. 286 del Garante Privacy

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