12/06/2019 – Con la videosorveglianza punito l’agente infedele  

Con la videosorveglianza punito l’agente infedele  

di STEFANO MANZELLI –  Italia Oggi 11 Giugno 2019
L’ ispettore di polizia municipale che effettua ripetutamente servizio straordinario non autorizzato e non giustificato rischia il licenziamento. Specialmente se le telecamere di sorveglianza comunale attestano la sua irregolare presenza in servizio. Lo ha chiarito il Tribunale di Napoli, sez. Lavoro, con la sentenza n. 3820 del 29 maggio 2019.
Un operatore di polizia municipale è stato licenziato per aver effettuato ripetute prestazioni di lavoro straordinario non autorizzato e non giustificato. In pratica il comune anche con l’ impiego delle telecamere di videosorveglianza ha verificato che il dipendente ha ripetutamente violato le disposizioni interne in materia di necessaria preventiva autorizzazione motivata del lavoro straordinario. E per questo ha sanzionato l’ operatore di polizia municipale con la misura estrema del licenziamento.
Il giudice del lavoro ha confermato questa misura punitiva evidenziando tra l’ altro che è corretto l’ impiego delle telecamere comunali di sorveglianza per accertare la falsa o irregolare attestazione della presenza in servizio, ai sensi dell’ art. 55 quater, comma 3 bis, del dlgs 165/2001, come modificato dal dlgs 116/2016.

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