11/12/2018 – In principio è la rotazione

In principio è la rotazione

di Francesco Armenante (Ricercatore di Diritto amministrativo, Università degli studi di Salerno)

QUI l’articolo completo

Sommario 1. Premesse; 2. I primi orientamenti giurisprudenziali alla luce del nuovo codice: ratio e portata applicativa del principio di rotazione degli affidamenti e degli inviti; 3. L’estensione della rotazione alle concessioni e i primi scrutini di costituzionalità; 4. Gli indi-rizzi “aggiornati” delle Linee guida dell’ANAC e le relative faq; 5. Questioni controverse: le procedure aperte sul mercato elettronico, la legittimazione processuale, la tutela risarci-toria dell’operatore pretermesso; 6. Riflessioni conclusive: i limiti dei mercati ristretti e l’alternativa dell’accordo-quadro.

“Una delle novità più dirompenti della nuova codificazione sui contratti pubblici è rappresentata dall’obbligatorietà, per gli affidamenti diretti e per le procedure negoziate con inviti, di rispettare il principio di rotazione1 , risultando inibiti, almeno in via di principio, ripetuti e continui affidamenti a favore dei medesimi operatori2 . La ratio che ne ispira la previsione è quella di evitare il consolidamento di posizioni di vantaggio a favore di pochi concorrenti, oltre che quella di prevenire fenomeni corruttivi derivanti dal consolidarsi di rapporti (eccessivamente confidenziali) tra gli operatori economici e i referenti istituzionali3 . Su tale crinale, la valenza della rotazione, ai fini della prevenzione dei fenomeni illeciti, suffraga le previsioni di altre normative di settore (si pensi alla legge n. 190/20124 ) e di contrattazioni collettive (in special modo del comparto dirigenziale). Senonché, in tema di selezione degli operatori economici, l’attuazione di tale principio potrebbe pregiudicarne altri, oltremodo rilevanti in subiecta materia, tra cui quello di economicità della prestazione da acquisire oltre che l’affidabilità e la qualificazione del contraente/affidatario. Tanto è stato posto a suffragio delle iniziali e diffuse contestazioni rivolte alla nuova previsione codicistica e che, di certo, non sono destinate a sopirsi nonostante il primo decreto correttivo. Le preminenti esigenze sottese all’applicazione del principio di rotazione si apprezzano maggiormente in caso di affidamenti diretti, in ragione della discrezionalità, piuttosto ampia, che connota l’operato della P.A., anche qualora gli stessi siano preceduti da mere indagini di mercato.”

 

Print Friendly, PDF & Email
Torna in alto