08/10/2018 – Corte di Cassazione: truffa aggravata e non falso ideologico per i furbetti del cartellino

Corte di Cassazione: truffa aggravata e non falso ideologico per i furbetti del cartellino

 

QUI la sentenza n. 41426 del 18 luglio 2018 della Corte di Cassazione

“2. Secondo l’insegnamento delle Sezioni Unite i cartellini marcatempo o i fogli di presenza non hanno natura di atto pubblico, trattandosi di documenti di mera attestazione del dipendente inerente al rapporto di lavoro, soggetto a disciplina privatistica, documenti che, peraltro, non contengono manifestazioni dichiarative o di volontà riferibili alla Pubblica Amministrazione (Sez. U, n. 15983 del 11/04/2006, Sepe)…

3. La falsa attestazione del pubblico dipendente, circa la presenza in ufficio riportata sui cartellini marcatempo, è condotta fraudolenta, idonea oggettivamente ad indurre in errore l’amministrazione di appartenenza in merito alla presenza sul luogo di lavoro, ed è dunque suscettibile di integrare il reato di truffa aggravata (tra le ultime Sez. 5, n. 8426 del 17/12/2013, dep. 2014, Rapicano, Rv. 258987), reato per il quale i ricorrenti hanno riportato condanna, non impugnata in questa sede.”

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