08/06/2019 – Il regolamento ha un ruolo chiave  

Il regolamento ha un ruolo chiave  

di MATTEO BARBERO – Italia Oggi – 07 Giugno 2019 
L’ art. 170, comma 7, del Tuel rimette ai regolamenti di contabilità anche la previsione dei casi di inammissibilità e di improcedibilità per le deliberazioni del consiglio e della giunta che non sono coerenti con le previsioni del Dup. Analogamente, in base al punto 8.3 del principio contabile applicato sulla programmazione (allegato 4/1 del dlgs 118/2011), il regolamento di contabilità degli enti locali deve disciplinare i casi di inammissibilità e di improcedibilità per le deliberazioni di consiglio e di giunta, che non sono coerenti con le previsioni e i contenuti programmatici del Dup. Tali disposizioni sono generalmente sottovalutate, ma potrebbero portare a conseguenze spiacevoli laddove venissero approvati provvedimenti non coerenti con il Dup (muniti di pareri di regolarità) e successivamente contestati in sede contenziosa.
Si tratta, infatti, di indicazioni che vincolano la potestà regolamentare di Città metropolitane, province e comuni in materia contabile. L’ inammissibilità si verifica quando il contenuto della proposta è difforme o in contrasto con gli indirizzi e le finalità dei programmi approvati. L’ improcedibilità dipende dall’ insussistenza della copertura finanziaria o di incompatibilità tra le fonti di finanziamento e le finalità di spesa, ovvero tra le risorse disponibili (finanziarie, umane, strumentali) e quelle necessarie per l’ attuazione del contenuto della deliberazione.
Il legislatore ha previsto che non sono ammissibili e procedibili le proposte di atti che siano in contrasto con i contenuti del Dup, sia per quanto concerne la coerenza con le linee strategiche contenute nella prima Sezione del documento, sia in relazione alla loro compatibilità con il quadro finanziario delineato dalla sezione operativa (che a sua volta deve orientare le previsioni di bilancio).
Spetta ai regolamenti locali riempire di contenuti tale previsione, definendo:
1) le modalità della verifica della coerenza delle diverse tipologie di atti con il Dup, con individuazione dei soggetti a cui compete (responsabili del servizio, segretario o direttore generale);
2) il procedimento per la dichiarazione di inammissibilità/improcedibilità della proposta, che pare dover essere differenziato a seconda che in discussione vi sia un atto di giunta o di consiglio;
3) le modalità per ovviare al vizio e ripresentare la proposta respinta.

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