07/05/2018 – Contratto a ostacoli per i dirigenti pubblici

Contratto a ostacoli per i dirigenti pubblici

 

“Ma non saranno i soldi a complicare la trattativa. Nell’atto di indirizzo sulle Funzioni centrali, prima di tutto, rispuntano una serie di meccanismi simili a quelli previsti dalla riforma dei dirigenti che avrebbe dovuto attuare la legge Madia, ma è stata colpita da una fredda opposizione della categoria e abbattuta da una sentenza costituzionale. Vanno in questa direzione le indicazioni sugli incarichi, scritte nell’atto di indirizzo con l’obiettivo esplicito di «limitare il ricorso all’outsourcing». I posti andranno offerti tramite interpelli estesi «a tutte le amministrazioni dell’area», garantendo «la più ampia trasparenza nelle procedure». Un sistema del genere spinge la mobilità all’interno della Pa, perché chiede di aprire le selezioni alla platea più ampia possibile di dirigenti pubblici; ma di conseguenza riduce le chance per chi viene da fuori. L’intervento, poi, dovrà andare d’accordo con l’articolo 40 del Testo unico del pubblico impiego, che sottrae alla contrattazione la «materia del conferimento e della revoca degli incarichi dirigenziali». Per chi rimane senza incarico, il nuovo contratto dovrà prevedere l’obbligo di partecipare «a un numero determinato di interpelli»: proprio come chiedeva l’inapplicata riforma Madia.”

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