06/10/2019 – Isee precompilato. Da se stessi

Isee precompilato. Da se stessi
di CRISTINA BARTELLI
Italia Oggi – 05 Ottobre 2019
Al via dal 1° gennaio 2020 l’ Isee precompilato (Dsu) ma fai da te. Il contribuente che accede alla dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) dovrà inserire almeno 14 voci nella griglia. L’ Inps sarà in grado di precompilare solo 5 di queste 14 voci e solo per coloro che nel triennio 2016-2018 hanno presentato una Dsu direttamente all’ Inps. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 233 del 4/10/19 del decreto 9 agosto 2019 del ministero del lavoro e delle politiche sociali parte la sperimentazione del cosiddetto Isee precompilato.
Questa prima applicazione riguarderà pochi nuclei familiari, alcune migliaia rispetto ai più di 6 mln che, attualmente, si rivolgono ai Centri di assistenza fiscale (Caf) per compilare l’ Isee, documento ormai indispensabile, per accedere a prestazioni sociali con tariffe agevolate, dalle rette degli asili, a quelli dell’ università. Accesso alla Dsu precompilata. Il decreto stabilisce alla Dsu precompilata accedono tutti quelli che ne fanno richiesta direttamente o attraverso il Caf a ciò delegato.
L’ autenticazione è fatta in più step d’ accesso. Non solo con le tradizionali credenziali d’ accesso Inps o Spid ma anche con l’ indicazione corretta di alcuni dati relativi a ciascun componente del nucleo familiare, come importi presenti nella dichiarazione dei redditi, o il saldo contabile al 31 dicembre dei depositi. Dsu autodichiarate. Quattordici voci sono da compilare a cura del dichiarante. Dalla composizione del nucleo familiare alle auto, dai redditi diversi agli assegni periodici, dal debito residuo del mutuo alle componenti del patrimonio mobiliare se detenuto all’ estero.
L’ elenco, si legge nel decreto, è aggiornato in relazione all’ evoluzione dei sistemi informativi e dell’ assetto dei relativi flussi di informazione. Essendo l’ anno zero della Dsu precompilata dunque sarà tutto demandato al fai-da-te dell’ interessato a meno che richieda espressamente all’ Inps di procedere al precaricamento dei dati. Possibilità limitata, però, alle voci del nucleo familiare, della presenza di casi di disabilità, dell’ abitazione, degli assegni periodici e dell’ auto. Elementi che l’ Inps dovrebbe conoscere in quanto sono stati trasmessi sempre dal dichiarante con Dsu degli anni precedenti.

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