05/08/2019 – La concretezza si è fatta legge dello Stato, la riforma della PA può attendere

La concretezza si è fatta legge dello Stato, la riforma della PA può attendere

di Amedeo Di Filippo – Dirigente comunale
 
La Legge 19 giugno 2019, n. 56, passata alle cronache come“Legge concretezza”, introduce novità in tema di disciplina e organizzazione della Pubblica Amministrazione, quali il Nucleo della concretezza, sistemi di verifica biometrica dell’identità e di videosorveglianza per gli accessi, procedure per accelerare il ricambio generazionale. Le novità hanno in comune l’obiettivo di individuare soluzioni concrete per garantire l’efficienza delle pubbliche amministrazioni, il miglioramento immediato dell’organizzazione amministrativa e l’incremento della qualità dei servizi. L’analisi proposta col presente contributo restituisce lo spaccato di un provvedimento che, per ora, di concreto presenta ben poco e che si aggiunge in maniera non proprio armonica alla serie di misure adottate nell’ultimo anno le quali, lungi dal prospettare un assetto organico e coordinato, conservano un senso di frammentarietà alla annunciata azione di riforma della Pubblica Amministrazione le cui coordinate continuano ad essere dettate da interventi spot e promesse di trasformazioni salvifiche ormai difficili da credere e forse inutili.

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