Pubblichiamo in allegato il testo dell’Accordo “Aggiornamento ed integrazione delle Linee di indirizzo per l’assistenza sanitaria ai minori sottoposti a provvedimento dell’Autorità giudiziaria, di cui all’Accordo Rep. n. 82/CU del 26 novembre 2009”, sottoscritto nella Conferenza Unificata del 19 aprile.
Come evidenzia ANCI in una nora, rispetto al 2009, l’aggiornamento riguarda l’ampliamento della fascia dell’età dei soggetti che entrano nel circuito penale minorile prevedendo che “le misure cautelari, le misure penali di comunità, le altre misure alternative, le (pene) sostitutive, le pene detentive e le misure di sicurezza si eseguono secondo le norme e con le modalità previste per i minorenni anche nei confronti di coloro che nel corso dell’esecuzione abbiano compiuto il diciottesimo ma non il venticinquesimo anno di età, sempre che, non ricorrano particolari ragioni di sicurezza valutate dal giudice competente, tenuto conto altresì delle finalità rieducative ovvero quando le predette finalità non risultano in alcun modo perseguibili a causa della mancata adesione al trattamento in atto”.
Le integrazioni riguardano l’individuazione di nuovi orientamenti organizzativi per una presa in carico integrata a favore di minorenni/giovani adulti sottoposti a procedimenti penali: équipe integrate interistituzionali ed équipe sanitarie multiprofessionali.
Il provvedimento non tocca in maniera diretta le competenze dei Comuni.
Spetta a Regioni e Province autonome e ai Centri per la giustizia minorile il compito di recepire tali Linee di indirizzo e di attuare con il sistema della Giustizia minorile specifici protocolli regionali, monitorandone l’applicazione.
Gli Osservatori regionali per la sanità penitenziaria avranno il compito di monitorare l’applicazione di dette linee di indirizzo e dei protocolli regionali, anche per quanto riguarda l’utilizzo appropriato dell’offerta di cura sul territorio.
