04.05.2015 – Bosco su riforma p.a., passo falso

Bosco su riforma p.a., passo falso

La nota della Uil Avellino/Benevento

 “Staffetta truffa, dirigenti ricattabili e arretramento dal territorio. Ridicolo chiamare riforma un provvedimento che, a ogni passaggio parlamentare, si fa più striminzito rispetto agli annunci e più dannoso rispetto agli effetti”, così la Uil Avellino/Benevento, dopo l’approvazione al Senato della delega sulla riforma della Pubblica amministrazione.

“Se questo deve essere un passo verso un’Italia più semplice, allora è un passo falso”, attacca Fioravante Bosco, segretario generale aggiunto della Uil Avellino/Benevento. “Dov’è la staffetta generazionale? Considerando che per i prossimi quattro anni sono previste 128 mila uscite, l’immissione di 70 mila unità è di fatto un nuovo taglio al personale. Tanto più se per finanziare il ricambio, si fanno pagare ai lavoratori vicini alla pensione i contributi per passare al part-time”, continua Bosco, che poi aggiunge: “Un vero turn-over si fa assumendo almeno altri 100 mila giovani competenti e motivati. Ma per questo serve coraggio, perché bisogna tagliare le consulenze e riequilibrare il rapporto tra lavoratori e management”.

Dai sindacati una bocciatura senz’appello anche per le misure sulla dirigenza pubblica: “Dirigenti licenziabili? Meglio dire ricattabili. I dirigenti sono già licenziabili, ma un conto è licenziare chi non fa il suo lavoro, un altro è licenziare chi non è gradito alla politica. Questo è spoil system all’amatriciana. E poi dove sta, secondo il ministro, la Pubblica amministrazione più vicina ai cittadini? Nella riforma si fa poco o niente, e quello che si fa, viene fatto male. Si tagliano le Camere di Commercio senza riorganizzare il sistema, si mette a rischio la legalità degli enti locali intervenendo a sproposito sui segretari comunali e provinciali, non si fa alcun ridisegno delle reti dei servizi di area vasta. E soprattutto non c’è nessuna misura sulla valorizzazione delle competenze. Come dire: rinunciamo da subito a costruire servizi più veloci e avanzati per cittadini e imprese”.

“Dal talent-show del governo Renzi, la ministra Marianna Madia, non ci aspettavamo una prova così deludente” conclude Bosco. “Daremo battaglia nei posti di lavoro e tra i cittadini, contro questa politica dell’illusionismo. E faremo pressione in tutte le sedi per cambiare il provvedimento durante l’iter parlamentare”.

redazione

(domenica 3 maggio 2015 alle 17.20)

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