04/04/2019 – L’ampliamento delle capacità assunzionali 

L’ampliamento delle capacità assunzionali 

di Arturo Bianco

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Con la legge di conversione del DL n. 4/2019 si realizza un duplice ampliamento delle capacità assunzionali delle singole amministrazioni locali: utilizzazione dei risparmi delle cessazioni dell’anno e dei resti non utilizzati nelle assunzioni del quinquennio precedente. Esso si aggiunge alla scelta contenuta nella legge di bilancio 2019 di consentire a tutti i comuni di sostituire integralmente i cessati dell’anno precedente. Inoltre si stabilisce che i neo assunti debbano restare in servizio presso lo stesso ente per almeno 5 anni. Ed infine si “mitiga” il blocco dello scorrimento delle graduatorie dei nuovi concorsi, consentendo la loro utilizzazione per la sostituzione dei vincitori che cessino dal servizio. Le nuove disposizioni sono finalizzate ad aumentare gli spazi di assunzione a tempo indeterminato consentiti alle singole amministrazioni: l’Anci nel rivendicare che è stata accolta una sua forte richiesta, sottolinea che in questo modo si permette alle amministrazioni regionali e locali di affrontare la condizione, assai problematica in molti enti e legata alla fuoriuscita di molti dipendenti per collocamento “in quiescenza in applicazione del nuovo regime di pensionamento e in aggiunta alle cessazioni già programmate per raggiungimento dei limiti di età, con un impatto rilevante su organici già esigui”.

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