03/09/2020 – Pubblicato il Piano Triennale per l’informatica nella PA 2020-2022

Pubblicato il Piano Triennale per l’informatica nella PA 2020-2022
di Michele Iaselli – Funzionario Ministero della Difesa, docente di informatica giuridica all’Università di Cassino, LUISS – Roma e Federico II – Napoli
 
Il Piano Triennale per l’informatica nella PA 2020-2022, licenziato dal Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione e in corso di registrazione presso la Corte dei conti, è stato redatto da un ampio gruppo di lavoro formato da personale di AgID e del Dipartimento per la trasformazione digitale e ha visto il contributo di molte amministrazioni centrali, regioni e città metropolitane.
La presente edizione rappresenta la naturale evoluzione dei due Piani precedenti: laddove la prima edizione poneva l’accento sull’introduzione del Modello strategico dell’informatica nella PA e la seconda edizione si proponeva di dettagliare l’implementazione del modello, il Piano Triennale 2020-2022 si focalizza sulla realizzazione delle azioni previste, avendo – nell’ultimo triennio – condiviso con le amministrazioni lo stesso linguaggio, le stesse finalità e gli stessi riferimenti progettuali.
In questa prospettiva, pur ponendosi in continuità con il Piano precedente, il Piano 2020-2022 introduce un’importante innovazione con riferimento ai destinatari degli obiettivi individuati per ciascuna delle tematiche affrontate. Saranno infatti le singole amministrazioni a dover realizzare gli obiettivi elencati, obiettivi spesso “ambiziosi” ma sostenibili poiché costruiti sull’esperienza, sul confronto e sulle esigenze delle amministrazioni destinatarie. Si tratta di obiettivi di ampio respiro declinati tuttavia in risultati molto concreti. L’elemento innovativo di questo Piano sta proprio nel forte accento posto sulla misurazione di tali risultati, introducendo così uno spunto di riflessione e una guida operativa per tutte le amministrazioni: la cultura della misurazione e conseguentemente della qualità dei dati diventa uno dei motivi portanti di questo approccio.
Il Piano Triennale per l’informatica della Pubblica Amministrazione è uno strumento essenziale per promuovere la trasformazione digitale del Paese e, in particolare quella della Pubblica Amministrazione italiana. Tale trasformazione deve avvenire nel contesto del mercato unico europeo di beni e servizi digitali, secondo una strategia che in tutta la UE si propone di migliorare l’accesso online ai beni e servizi per i consumatori e le imprese e creare le condizioni favorevoli affinché le reti e i servizi digitali possano svilupparsi per massimizzare il potenziale di crescita dell’economia digitale europea.
Per tale motivo, come già indicato dettagliatamente nelle edizioni precedenti, gli obiettivi del Piano triennale sono basati sulle indicazioni che emergono dalla nuova programmazione europea 2021-2027, sui principi dell’eGovernment Action Plan 2016-2020 e sulle azioni previste dalla eGovernment Declaration di Tallinn (2017-2021), i cui indicatori misurano il livello di digitalizzazione in tutta l’UE e rilevano l’effettiva presenza e l’uso dei servizi digitali da parte dei cittadini e imprese.
Come noto, l’Italia è caratterizzata da un’elevata decentralizzazione amministrativa che fa sì che il ruolo delle PA regionali/locali sia particolarmente rilevante nel processo di innovazione tecnologica.
Gli obiettivi del Piano sono pertanto pianificati affinché le azioni attuative siano fortemente integrate ai diversi livelli della Pubblica Amministrazione, fino agli enti locali – che sono caratterizzati da un contesto di maggiore prossimità – per una più ampia diffusione della cultura della trasformazione digitale che abbia immediati vantaggi per cittadini e imprese.
L’impianto generale vede il Piano organizzato in 9 capitoli, completati da un executive summary e da un capitolo dedicato ai principi e agli obiettivi strategici del Piano stesso. I primi sei capitoli approfondiscono le componenti tecnologiche: servizi, dati, piattaforme, infrastrutture, interoperabilità e sicurezza.
I tre capitoli finali delineano gli strumenti di governance che nel prossimo triennio saranno messi in campo anche per avviare azioni in coerenza con la “Strategia per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione del Paese 2025”:
• il capitolo 7 inquadra i temi dell’innovazione, in termini di modelli e strumenti che avranno impatto sulla ricerca e sui territori,
• Il capitolo 8 affronta i temi rilevanti per il governo della trasformazione digitale del Paese (ovvero le azioni condotte con e dai territori, il rafforzamento delle competenze digitali, il monitoraggio delle azioni),
• ed infine – come nelle precedenti edizioni – l’ultimo capitolo è dedicato ad una sinossi delle azioni in carico alle amministrazioni.
I capitoli hanno la seguente struttura:
• L’introduzione descrive i temi affrontati nel capitolo fornendo un raccordo con il Piano precedente e con le azioni già realizzate;
• il Contesto normativo e strategico elenca i riferimenti sia normativi che strategici a cui le amministrazioni devono attenersi, in termini di fonti normative con link a documenti / siti ufficiali e riferimenti ad attività progettuali finanziate. Il riferimento diretto alle fonti e i permalink permettono una consultazione agile e aggiornata;
• la sezione Obiettivi e risultati attesi elenca gli obiettivi prefissati, e, per ciascun obiettivo individua i risultati attesi (R.A.), che sono stati definiti in modo da essere sostenibili e misurabili con target possibilmente annuali. L’individuazione dei risultati attesi fa riferimento a strumenti di misurazione disponibili/condivisi oppure a strumenti costruiti o da costruire sulla base di standard/modelli/metodi di misurazione conosciuti. La misurazione e il relativo monitoraggio dei risultati attesi è un compito di governance dell’intero Piano ed uno dei capitoli conclusivi sarà dedicato proprio ai temi del governo della trasformazione digitale; •la sezione Cosa devono fare AGID, Dipartimento per la Trasformazione Digitale e altri soggetti istituzionali esplicita la roadmap – per il triennio 2020-2022 – delle linee d’azione (attività) a carico di AGID, Dipartimento per la Trasformazione Digitale, e altri soggetti istituzionali per il conseguimento di ciascun obiettivo definito nel paragrafo precedente;
• la sezione Cosa devono fare le PA descrive la roadmap delle attività a carico delle diverse PA, che scaturiscono dalla roadmap dei soggetti istituzionali sopra indicati o in continuità con quanto previsto dal precedente PT;
• i riferimenti alla Strategia per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione del Paese 2025 riassumono brevemente quali siano i collegamenti del Piano Triennale 2020-22 alla Strategia per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione del Paese 2025 pubblicata dal Ministero dell’Innovazione all’inizio del 2020.

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