01/09/2020 – Scomputo da fattura da liquidare ad un appaltatore di importo dovuto al Comune

Scomputo da fattura da liquidare ad un appaltatore di importo dovuto al Comune
E’ possibile scomputare da una fattura da liquidare ad un appaltatore di un’opera pubblica dell’importo dovuto al comune, in quanto lo stesso appaltatore ha delle pendenze con la Stazione appaltante ovvero non ha pagato un canone di locazione di area pubblica?
a cura di Gare e Appalti Consulting SF
 
Giova, al fine di riscontrare il quesito sottoposto, un breve cenno all’istituto della compensazione.
La compensazione (art. 1241 cc) è un modo di estinzione dell’obbligazione diverso dall’adempimento. L’ordinamento infatti ammette, in alcune ipotesi legali, la possibilità di derogare alla regola posta dall’art. 1197 c.c. che impone, nelle obbligazioni pecuniarie, che il soddisfacimento del credito avvenga mediante il pagamento della somma dedotta nell’obbligazione.
La compensazione si declina in 3 tipologie che sono:
– compensazione legale (art. 1243 c.c.) opera automaticamente fin dal momento della coesistenza di reciproci rapporti di debito e credito quando questi siano omogenei- vale a dire devono avere lo stesso oggetto, come due crediti di denaro o di cose fungibili devono essere inoltre liquidi, quando sono esattamente determinati del loro ammontare, ed infine essere esigibili ovvero non sono sottoposti né a termine ne è condizione;
– compensazione giudiziale (art. 1243 c.c. comma 2) si verifica quando il debito opposto in compensazione non è liquido, cioè non è esattamente determinato, ma è di facile è pronta soluzione. In questo caso il giudice può dichiarare la compensazione per la parte del debito che riconosce esistenti;
– compensazione volontaria (art. 1252 c.c.) anche quando i debiti i crediti reciproci non presentino le caratteristiche di omogeneità, liquidità e esigibilità, possono essere comunque compensati in base all’accordo delle parti.
Ciò posto la giurisprudenza si è più volte pronunciata sulla possibilità per gli Enti Pubblici e dei Comuni in particolare di utilizzare gli istituti del diritto privato e pertanto, utilizzare tutti gli strumenti che lo stesso offre per perseguire i propri fini, purché non vi sia una contraria disposizione di legge e vi sia una attinenza dello strumento con le finalità pubbliche perseguite (Corte dei Conti Veneto Sez. contr., Delib., 2 maggio 2017, n. 244).
In particolare poi la giurisprudenza ha ammesso che i Comuni possano utilizzare l’istituto della compensazione legale con i privati purchè ricorrano le condizioni tassative indicate nel codice civile per la compensazione legale. ( Cons. Stato Sez. V, 19 giugno 2019, n. 4188Corte dei Conti Lombardia Sez. contr. Delib., 19 settembre 2017, n. 251), Corte dei Conti Veneto Sez. contr., Delib., 2 maggio 2017, n. 244.
In conclusione quindi laddove i 2 crediti siano omogenei, liquidi ed esigibili, come parrebbe dalla formulazione pervenuta, si può dare luogo alla compensazione legale da parte dell’Ente locale.

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