19/02/2021 – Dichiarazioni programmatiche, la replica del Presidente Draghi alla Camera

Qui il testo integrale 

……

Un secondo punto riguarda la corruzione. Un Paese capace di attrarre investitori, anche internazionali, deve difendersi dai fenomeni corruttivi. Rappresentano un pericolo di ingerenza criminale, anche da parte delle mafie, e un fattore disincentivante sul piano economico per gli effetti depressivi sulla competitività e la libera concorrenza. Nella replica di ieri, a proposito dello sviluppo nel Mezzogiorno, ho detto: sì, certo, c’è il credito d’imposta, ma la prima cosa è assicurare legalità e sicurezza. Gli altri strumenti si possono usare, si devono usare, ma se manca quella base.. 

Con riguardo al settore degli appalti pubblici, tradizionalmente sensibili al tema della trasparenza delle procedure e della corretta selezione degli operatori, centrale è il ruolo dell’Anac, anche per i suoi compiti di vigilanza collaborativa con le amministrazioni pubbliche. Una delle chiavi per combattere la diffusione della corruzione è rappresentata dai presidi di prevenzione. Ovvero da quegli strumenti anche di natura pattizia con cui si fa schermo ai tentativi di interferenza illecita esercitata a fini corruttivi. Tuttavia molto resta da fare in vista della prevenzione, oggi perseguita attraverso strumenti e meccanismi di carattere ancora troppo formali. Questi meccanismi impegnano pubblici funzionari, cittadini e imprese in numerosi adempimenti che sottraggono tempo e rendono meno efficace l’azione amministrativa, finendo così per alimentare più che prevenire fenomeni di illegalità. Qui la semplificazione avrebbe una funzione anti-corruttiva. Dobbiamo spostare l’asse degli interventi su un piano più sostanziale, puntando sui due cardini di un’efficace politica di prevenzione, trasparenza e semplificazione. La trasparenza della pubblica amministrazione è il presupposto logico. I cittadini devono poter far sentire la loro voce. E’ la base per la responsabilità. Quindi accesso alle informazioni, siano essi dati quantitativi o qualitativi. Questo consente ai cittadini di analizzare l’attività e i processi decisionali pubblici. Il tutto in un virtuoso rapporto di collaborazione tra istituzioni e collettività amministrate, che veda rispettato il principio del coinvolgimento attivo della cittadinanza nelle scelte e riesca ad alimentare e consolidare la fiducia nelle istituzioni, ma anche il necessario controllo sociale.

La semplificazione dei procedimenti amministrativi serve per snellire e accelerare i processi decisionali pubblici. Sono proprio le farraginosità degli iter, la moltiplicazione dei passaggi burocratici, spesso, la causa inaccettabile di ritardi amministrativi, ma anche il terreno fertile in cui si annidano e prosperano i fenomeni illeciti.

 

Print Friendly, PDF & Email
Torna in alto