31/10/2018 – Salario accessorio: la delibera 19/2018 della Sezione Autonomie non lo sblocca del tutto

Salario accessorio: la delibera 19/2018 della Sezione Autonomie non lo sblocca del tutto

L. Oliveri (La Gazzetta degli Enti Locali 31/10/2018)

La Sezione Autonomie della Corte dei conti prova a mettere una pezza al guaio enorme causato dall’improvvido articolo 67, comma 7, del CCNL 21 maggio 2018, ma l’intervento della magistratura contabile non basta.

Negli scorsi giorni, in molti hanno accolto con eccessivo entusiasmo la deliberazione 19/2018 della Sezione Autonomie, come se essa rappresentasse la soluzione al gravissimo ed imperdonabile errore commesso dalle parti contraenti di estendere alla contrattazione collettiva nazionale una limitazione agli effetti economici contrattuali, che l’articolo 23, comma 2, del d.lgs 75/2017riferisce solo alla contrattazione decentrata.

La Sezione Autonomie si è limitata ad accogliere l’interpretazione suggerita dalla Sezione Lombardia in merito alla “toppa” escogitata da ARAN e sindacati, cioè la dichiarazione congiunta numero 5 al CCNL, considerandola valida ed efficace, sì da escludere dal tetto il costo dell’indennità di 83,20 euro che dal 2019 graverà sui bilanci, nonché il maggior costo delle posizioni economiche di sviluppo.

Non c’è, però, la risposta necessaria e completa, che consiste solo ed esclusivamente nella totale esclusione di incidenze sul fondo per il salario accessorio degli effetti degli incrementi contrattuali derivanti dalla contrattazione collettiva nazionale di lavoro.

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