30/01/2019 – Dal Viminale in arrivo le ispezioni ai comuni sui fondi del 5 per mille  

Dal Viminale in arrivo le ispezioni ai comuni sui fondi del 5 per mille  

di MARIO GALASSO – Italia Oggi – 29 Gennaio 2019

In arrivo le ispezioni del ministero dell’ interno sul 5 per mille destinato ai comuni. Con la circolare FL 17/2018, il Viminale ha diramato le istruzioni in merito all’ esercizio dei poteri ispettivi. L’ ispezione interesserà tutti i comuni che hanno ricevuto un contributo inferiore ad euro 20.000 euro, tenuti a redigere il rendiconto e la relazione illustrativa utilizzando modelli cartacei e conservando tutta la documentazione agli atti del proprio ufficio per non meno di dieci anni.

Mentre restano fuori dalla platea di potenziali ispezionati i comuni destinatari di risorse finanziarie superiori ad euro 20 mila euro, in quanto sono già obbligati a trasmettere telematicamente, sia il rendiconto che la relazione illustrativa, direttamente alla Direzione Centrale per la Finanza Locale. Il limite dei 20 mila euro fa riferimento ad ogni singola erogazione e non all’ intero contributo ricevuto nell’ anno. I comuni da ispezionare saranno sorteggiati dalla prefettura territorialmente competente.

Ad essere sorteggiati sarà il 15% dei comuni di ciascuna Provincia che hanno incassato il contributo (principio di cassa). Il controllo, infatti, sarà eseguito sulle somme incassate, indipendentemente dagli anni di imposta a cui si riferiscono. Con decreto il dicastero ha impartito anche le disposizioni che gli enti devono seguire per una corretta rendicontazione delle somme ricevute. II comma 2 del dlgs n.111/2017 ricorda ai comuni beneficiari di tali risorse l’ obbligo della pubblicazione sul proprio portale web istituzionale, entro trenta giorni dalla scadenza del termine fissato per la rendicontazione, degli importi percepiti e del rendiconto.

I contribuenti che dichiarano e pagano l’ Irpef sui redditi prodotti in Italia hanno la possibilità di destinare il 5 per mille ad attività sociali svolte dai comuni in cui risiedono. Gli enti però devono fare molta attenzione a non incorrere nell’ errore dell’ utilizzo di tali risorse per pagare le spese che devono sostenere per sensibilizzare (spese di pubblicità e propaganda) la propria cittadinanza a destinare il cinque per mille in loro favore. Infatti, ai sensi dell’ articolo 12, punto 6,dpcm 23 aprile 2010, le somme erogate ai comuni e provenienti dal Fondo del 5 per mille possono essere utilizzate per realizzare attività esclusivamente di carattere sociale nei seguenti settori: famiglia e minori, anziani, disabili, povertà, disagio adulti e senza fissa dimora, multiutenza, immigrati, dipendenze e altro.

Tali somme devono essere utilizzate, e quindi rendicontate, entro un anno dalla ricezione con decorrenza, convenzionalmente fissata, a partire dal secondo mese dall’ avvenuta erogazione. Gli esiti dei controlli saranno comunicati alla Finanza Locale entro il 31/3/2019, con riferimento alle rendicontazioni dei contributi incassati nell’ anno 2016, entro il 30/6/2019, con riferimento alle rendicontazioni dei contributi incassati nell’ anno 2017, e per gli anni successivi, entro il 31 marzo di due anni dopo (per il 2018 entro il 31 marzo 2020; per il 2019 entro il 31 marzo 2021 e così via).

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