29/03/2020 – Ragioneri comunali, sui bilanci serve cautela 

Ragioneri comunali, sui bilanci serve cautela 
di MATTEO BARBERO – Italia Oggi – sabato, 28 Marzo 2020
 
Bilanci da mettere in sicurezza. L’ emergenza Covid 19 avrà effetti pesanti sui conti degli enti, chiamati a fronteggiare una riduzione certa delle entrate a fronte di una dinamica della spesa difficilmente preventivabile. I responsabili del servizio finanziario sono chiamati ad adottare celermente le opportune misure di salvaguardia.
I provvedimenti fin qui varati (dalle limitazioni alla circolazione al blocco di molte attività produttive) impatteranno in modo significativo e pressoché certo sulla parte attiva: basti pensare alla contrazione dei proventi dei parcheggi, delle sanzioni per violazione del codice della strada, degli oneri di urbanizzazione ecc. Un discorso a parte va fatto per i tributi: la sospensione. L’ art. 67 del dl 18/2019 sospende i termini di tutte le attività di liquidazione, controllo, accertamento e riscossione e di contenzioso da parte di tutti gli enti impositori e quindi anche i termini per la riscossione coattiva del credito tributario.
Molti enti, inoltre, si stanno orientando per estendere gli effetti della misura anche pro contribuenti (è il caso dell’ imposta sulla pubblicità, su cui nei giorni scorsi le imprese del settore hanno chiesto di intervenire), congelando le scadenze o scontando interessi e sanzioni a carico di chi non le rispetta. Al momento, tuttavia, il governo non ha definito misure compensative, per cui le minori entrate si scaricheranno in toto sulle singole amministrazioni. Dal lato delle spese, certamente si registreranno delle economie, anche rilevanti: basti pensare alla cancellazione delle manifestazioni turistico-culturali, al contenimento dei consumi energetici (riscaldamento; energia elettrica ecc.), ai risparmi sulle indennità sostitutive della mensa per i dipendenti in lavoro agile.
Ma allo stesso tempo occorre fronteggiare uscite impreviste, sia in questa fase che (soprattutto) a emergenza finita, quando si tratterà di far ripartire i sistemi economici locali. In questo contesto, il ruolo dei responsabili del servizio finanziario è cruciale: basti richiamare l’ art. 153, comma 6, del Tuel, che impone loro di segnalare tempestivamente situazioni tali da pregiudicare gli equilibri del bilancio. Non è un caso se l’ art. 109 del dl 18, nell’ autorizzare l’ utilizzo della quota libera dell’ avanzo di amministrazione per le spese collegate all’ emergenza, tiene ferma l’ esigenza di garantire la copertura dei debiti fuori bilancio e la tenuta complessiva dei conti.
Ovviamente, l’ incertezza sui tempi di uscita dall’ attuale situazione rende estremamente complesse le valutazioni. Per cui, in questa fase, si fatica a condividere l’ indirizzo dell’ Anci, che nella nota di lettura al citato dl 18 ha ipotizzato la «tendenziale invarianza delle risorse programmate in via ordinaria nel ciclo di bilancio». Si suggerisce, quindi, di evitare provvedimenti drastici, che peraltro andrebbero condivisi in consiglio comunale e non circoscritti al solo intervento della giunta. Meglio optare per sospensioni e differimenti dei termini, demandando le decisioni definitive al successivi provvedimenti governativi attesi per il mese di aprile.

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