28/11/2016 – … becero “decisionismo” all’amatriciana.”

“Caro Titolare, avrà notato dalla sentenza della Corte costituzionale 251/2016 che ha affossato la riforma Madia, che i decreti legislativi, oltre a non essere velocissimi, rischiano anche di schiantarsi prima ancora di essere adottati, se si basano su deleghe costituzionalmente illegittime. Questa, in un Paese normale, dovrebbe essere la conferma ulteriore che le leggi buone non sono quelle adottate di corsa e in affanno, perché poi può scappare “parere delle regioni non vincolante” invece di “intesa con le regioni vincolante” e le “riforme” vanno a farsi benedire. Non è un problema di quante camere operino in Parlamento, ma di presa d’atto che il processo legislativo, che influisce sulla vita di una Nazione intera, non può essere ridotto ad una gara contro il tempo e dovrebbe tornare ad essere considerato una missione altissima, delicata e difficile, che richiede ponderazione, capacità di ascolto e di valutare l’impatto delle regole, non becero “decisionismo” all’amatriciana.”

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