28/10/2016 – riforma dirigenza: il documento del Comitato Nazionale dirigenti pubblici per la difesa degli articoli 97 e 98 della Costituzione

Comitato Nazionale dirigenti pubblici per la difesa degli articoli 97 e 98 della Costituzione: audizione Commissione Affari Costituzionali del Senato in merito all’esame dello schema di decreto legislativo di riforma della dirigenza pubblica (n.328), in attuazione della legge delega 7 agosto 2015, n.124 – Osservazioni e proposte.

 

leggi il documento giustamente critico

 

“Questo schema di provvedimento di riforma non migliora le istituzioni, non garantisce il rispetto di principi invalicabili di costituzionale memento, non produce risparmi di spesa, non rispetta la separazione – de iure condito vigente – tra l’esercizio della funzione di indirizzo politico e la funzione di amministrazione attiva, non crea i presupposti affinchè l’ingente e pluriennale investimento pubblico operato nei confronti della selezione della migliore classe dirigente scelta attraverso idonee procedure concorsuali sia capitalizzato a favore della società civile e dei servizi pubblici erogati. In buona sostanza, questo schema di riforma non è funzionale per la crescita culturale, economica e sociale del nostro Paese. Anzi, rappresenta un punto di raro, quanto inedito, spregio nei confronti della cultura giuridica maturata in oltre sessant’anni di vita democratica della Repubblica Italiana, in grado di disapplicare, con un unico provvedimento, regole condivise a livello comunitario, principi e norme costituzionali, principi consolidati del vigente ordinamento giuridico disciplinanti il pubblico impiego, orientamenti giurisprudenziali anche di rango costituzionale e financo le più elementari regole di buon senso e di buona amministrazione. Un provvedimento che ha come unica conseguenza l’occupazione dello Stato da parte della politica (rectius, degli apparati di partito), nonostante i buoni auspici dichiarati in seno alla legge delega da cui discende.”

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