28/08/2020 – Esenzione Ici, basta il comodato verbale

Esenzione Ici, basta il comodato verbale
di Benito Fuoco e Nicola Fuoco
 
L’agevolazione Ici concessa ai parenti in linea retta fino al terzo grado (così come previsto nel regolamento comunale) spetta anche quando manchi la comunicazione al Comune ed il comodato sia solo verbale. Lo ha stabilito la sezione diciassette della Commissione tributaria regionale del Lazio nella sentenza n. 40/2020. Il collegio ha riconosciuto l’esenzione anche se il contratto di comodato era stato stipulato verbalmente e nonostante mancasse ogni comunicazione del contribuente, considerando dirimente la situazione di fatto risultante dal certificato di residenza del figlio. Attualmente, in tema di Imu, la riduzione del 50% per le unità immobiliari, concesse in comodato dal proprietario (comodante) ai parenti in linea retta entro il primo grado, vale a dire genitori e figli (comodatari) è stata introdotta dalla legge di Stabilità 2016 (art. 1, comma 10, legge 208/2015) che ha modificato l’art. 13 del dl 201/2011. La riduzione della base imponibile non è applicabile per gli immobili di lusso, ossia quelli classificati nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9. La stessa norma prevede che per poter beneficiare della riduzione il comodatario deve utilizzare l’immobile come abitazione principale ed il contratto deve essere registrato. Le condizioni per usufruire delle nuove agevolazioni sono state oggetto della risoluzione del Dipartimento delle finanze n. 1/DF del 17 febbraio 2016 che ha esaminato le norme punto per punto e dettato le regole applicative.

Print Friendly, PDF & Email
Torna in alto