26/04/2022 – Pa, slitta a giugno il piano per organizzare il lavoro agile

Le amministrazioni pubbliche hanno tempo fino alla fine di giugno per decidere se e come continuare a fare ricorso al lavoro agile e fissare gli obiettivi delle performance. Il Piao, il Piano integrato di attività e organizzazione, doveva essere pronto già a gennaio, ma poi il governo ha spostato la scadenza più in avanti, prima con il Milleproroghe e adesso con il decreto Pnrr. Il documento unico di programmazione e governance delle pubbliche amministrazioni, nel quale confluiranno, tra gli altri, i piani del lavoro agile, della performance e dell’anticorruzione, dovrà essere ultimato entro il 30 giugno e non entro il 30 aprile. Gli enti locali avranno tempo invece fino alla fine di settembre.

Il documento

Spetta al Piao definire gli obiettivi programmatici e strategici della performance, la strategia di gestione del capitale umano e di sviluppo organizzativo anche mediante il ricorso al lavoro agile, gli obiettivi formativi annuali e pluriennali, gli strumenti e gli obiettivi del reclutamento di nuove risorse e della valorizzazione delle risorse interne, i target da centrare in materia di anticorruzione e sul fronte della trasparenza, le procedure da semplificare e reingegnerizzare e le azioni da mettere in campo per garantire la piena accessibilità (fisica e digitale) alle amministrazioni. Non solo. Il Piano individua anche le modalità di monitoraggio delle performance, con cadenza periodica, inclusi gli impatti sugli utenti, attraverso rilevazioni della soddisfazione dell’utenza. 

Sanzioni

Introdotto dal decreto reclutamento, il Piano integrato di attività e organizzazione avrà durata triennale, ma andrà aggiornato annualmente. Sono previste sanzioni per le amministrazioni pubbliche che non presenteranno il Piao nei tempi previsti. I dirigenti che risulteranno avere concorso alla mancata adozione del Piao non avranno diritto alla retribuzione di risultato. Di più. Le amministrazioni pubbliche senza un Piano integrato di attività e organizzazione non potranno assumere né stipulare contratti di consulenza e di collaborazione. Infine, scatterà una sanzione amministrativa tra mille e diecimila euro, per la mancata approvazione della programmazione anticorruzione. 

Lavoro agile

Il Piao assorbe anche il vecchio Pola, il Piano per l’organizzazione del lavoro agile. Dunque servirà a distinguere le attività compatibili con lo smart working da quelle che non lo sono e indicherà il numero di lavoratori che potranno svolgere la prestazione in modalità agile e per quanti giorni all’anno. Il tutto nel rispetto di quanto previsto dalle linee guida sul lavoro agile della Funzione pubblica. Queste ultime prevedono che lo svolgimento del lavoro agile è rimesso all’accordo individuale con il lavoratore, in cui vengono definiti durata, modalità e obiettivi della prestazione. Va anche garantita l’invarianza dei servizi resi all’utenza e un’adeguata rotazione del personale autorizzato alla prestazione di lavoro agile, assicurando comunque la prevalenza per ciascun lavoratore del lavoro in presenza

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