22.04.2015 – Italicum, anche Forza Italia, Lega e Sel abbandonano la commissione dopo la sostituzione della minoranza Pd

Italicum, anche Forza Italia, Lega e Sel abbandonano la commissione dopo la sostituzione della minoranza Pd

Redazione, L’Huffington Post

Pubblicato: 21/04/2015 12:39 CEST Aggiornato: 21/04/2015 14:14 CEST

 

Schiaffo a Renzi: tutti fuori. Dopo la sostituzione forzata dei deputati della minoranza Pd dalla commissione Affari Costituzionali, le opposizioni insorgono e si ritirano sull’Aventino. Ieri l’annuncio di Scelta Civica (poi rientrata) e Movimento 5 Stelle di non prendere parte ai lavori. Oggi si aggiungono anche Forza Italia, Lega Nord e Sel: tutti fuori dalla Commissione, l’intento è di lasciare lavorare il Pd da solo dopo il la rimozione dei ribelli: “Non siamo abituati alle farse, è un fatto senza precedenti, è evidente che Renzi tratta la commissione come una sezione del Pd”, ha detto il capogruppo Sel Arturo Scotto. Toni più infuocati quelli usati da Forza Italia: “La sostituzione dei deputati Pd in commissione Affari costituzionali sa tanto di ‘deportazione'”, dice Renato Brunetta

“Noi – ha aggiunto Brunetta – al pari di tutte le altre opposizioni, non accetteremo questo comportamento antidemocratico del partito di Renzi, del gruppo di Renzi, e lasceremo a Renzi e a quel che rimane del suo partito – dice ancora – tutta la responsabilità di questo strappo, che è uno strappo istituzionale, che è uno strappo politico, devo dire segno di grande debolezza del presidente del Consiglio in un momento così delicato”.

A stretto giro la replica del vicesegretario Pd Lorenzo Guerini che parla di “cagnare: “C’è molta strumentalità. La voglia di fare cagnara intorno a questo passaggio non credo sia un servizio al lavoro parlamentare nè al Paese. Se altri decidono di fare altre scelte, sta nella loro facoltà. Dopo di che questa linea che alcune forze stanno seguendo e altre stanno subendo, cioè di sottrarsi al confronto, non porta da nessuna parte”, dice interpellato dall’Agenzia Dire. “Come viene stabilita la rappresentanza del Pd in Commissione – aggiunge – riguarda il Pd, non le altre forze politiche. Se qualcuno vuole sottrarsi al confronto faccia pure. Non credo che faccia un servizio al paese. Se qualcuno vuole consegnarsi all’irrilevanza faccia pure”. Quanto a Forza Italia, “oggi fa scelte differenti ma non sul merito della legge e si è chiamata fuori scegliendo una deriva polemica non utile a FI stessa”.

Dopo un incontro tra il premier Renzi e Enrico Zanetti, Scelta Civica ha comunicato che sarà presente in Commissione Affari costituzionali alla Camera per l’esame degli emendamenti alla legge elettorale. La scelta di Sc di non mettere in atto l’Aventino in Commissione, viene spiegato, è dettata dalla convinzione che occorre portare avanti l’esame delle proposte di modifica depositate. Abbandona i lavori anche la Lega Nord: “Penso proprio che lasceremo la commissione – ha detto Salvini – Renzi se la canta e se la suona, vuol fare le leggi a suo uso e consumo. In un momento poi di emergenza, in cui ci sono i morti, in cui c’è il problema della disoccupazione, lui blocca il parlamento con la legge elettorale e allora se la faccia da solo”.

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