21/02/2020 – Il Comune non può imporre il metodo biologico alla casa vinicola

Il Comune non può imporre il metodo biologico alla casa vinicola
di Francesco Machina Grifeo
È illegittima l’ordinanza del Comune che ha ingiunto al una azienda agricola di disporre la coltivazione della vite con metodo biologico certificato, in adesione al disciplinare dettato dal «Protocollo Viticolo del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg». Lo ha stabilito il Tar Veneto, con la sentenza n. 174/2020, accogliendo sotto questo aspetto il ricorso della casa vinicola.
Per il Tribunale amministrativo infatti il protocollo costituisce un atto del «Consorzio di tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg», che è un «soggetto di natura privata». Se è vero dunque che il protocollo fornisce agli operatori del settore indicazioni «utili» nell’ambito delle linee tecniche di difesa integrata predisposte dalla Regione Veneto, «lo stesso tuttavia è privo del carattere tipico di un documento scientifico ed ufficiale proveniente da un’Autorità sanitaria pubblica, competente in materia di tutela della salute e dell’incolumità pubbliche».

Print Friendly, PDF & Email
Torna in alto