20/04/2020 – L’ultima battaglia

L’ultima battaglia
di Annalisa Di Piazza
“Bene dottore, sto bene. Tutto a posto. Solo un po’ di pesantezza nel respiro. Ma che vuole che sia. Io me lo ricordo l’affanno. Quello vero. Le gambe pesanti mentre mi arrampicavo per i sentieri. Il fiato che mancava per la fatica, la paura e l’eccitazione.
Avevo 16 anni quando entrai in brigata. Mia mamma ne aveva appena 40 e mio padre 45. Era in carcere, mio padre. Aveva organizzato uno sciopero e lo avevano arrestato e deportato. Direttamente dalla fabbrica. Semplicemente non tornò a casa una sera. Mia madre fu avvisata dai suoi compagni. Neanche pianse, poverina. Forse non ne ebbe la forza….”

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