14/09/2017 – Rimesso alla Corte Costituzionale lo spoil system dei segretari comunali

Rimesso alla Corte Costituzionale lo spoil system dei segretari comunali

 
Sul sito dell’Associazione Vighenzi è data notizia dell’Ordinanza emessa dal Tribunale di Brescia in data 8 settembre con la quale è stata sollevata la questione di legittimità costituzionale del sistema di nomina dei Segretari comunali.

 

Il giudizio da cui scaturisce l’ordinanza del Tribunale di Brescia era stato instaurato da un collega non confermato dalla nuova amministrazione insediata a seguito delle elezioni nel 2014.
L’Associazione ricorda di essere intervenuta ad adiuvandum nel giudizio.
Il problema chiaramente delineato dalla giurisprudenza costituzionale consiste nel distinguere quali dirigenti possono essere revocati ad nutum e /o cessano dalla carica con il termine del mandato dell’organo politico che ha proceduto alla nomina e quali invece non soggiacciono a tale regime. Secondo la Corte non è incompatibile con il principio di distinzione tra politica e amministrazione – posto da legge ordinaria ma collegato ai principi costituzionali di imparzialità e buon andamento (art 97 Cost.), di cui costituisce un applicazione, 2 – l’esistenza di un’area di dirigenza (dirigenti di vertice) e di uffici ( gli uffici di diretta collaborazione) che, in quanto destinati a dar supporto all’attività di indirizzo degli organi politici, siano di nomina fiduciaria e soggetti a revoca intuitu personae. L’insegnamento della giurisprudenza costituzionale risulta oramai stabile e le diverse sentenze in merito hanno coperto una vasta casistica. La Corte ora si occuperà di verificare se il sistema di nomina dei Segretari comunali sia coerente con il quadro costituzionale.
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