14/03/2017 – Riforma della Pubblica Amministrazione: cosa bolle in pentola?

Riforma della Pubblica Amministrazione: cosa bolle in pentola?

di RICCARDO NOBILE

“La pentola delle riforme è tornata a bollire: almeno dal 23 febbraio 2017. E quando si parla di riforme, è ovvio che il riferimento è tout court alla riforma della Pubblica Amministrazione. Il refrain è sempre il solito: e d’altro canto, se non fosse sempre il solito, che refrain sarebbe mai? Come dire: la riforma della Pubblica Amministrazione è un vero e proprio tormentone, il quale adesso coinvolge anche le moltitudini totius orbis. Come se al 45% dei giovani disoccupati interessasse davvero qualcosa del balletto messo in scena con la legge 7 agosto 2015, n. 124 e per il quale il governo ha pensato bene di aprire una inedita forma di consultazione pubblica. 

Una legge scritta cosí bene e gestita cosí esemplarmente da incassare le conseguenze della sentenza ramazza della Corte Costituzionale 25 novembre 2016, n. 251… et voilà: la riforma della dirigenza è caduta in modo miserrimo. Sgonfiandosi come per incanto e facendo la fine che forse meritava fin dall’inizio: finire nel niente, forse e dopo tutto perché dal niente veniva, a giudicare dalle critiche serrate cui è stata sottoposta: ex nihilo nihil fit, insegnavano i classici con fredda e spietata precisione. I piú colti opinavano che “principium cuius hinc nobis exordia sumet, nullam rem e nihilo gigni divinitus umquam”. I biascicatori di inglese oggi si accontentano di un poco di meno: “nothing comes from nothing”, ma spesso non lo sanno neppure pronunciare correttamente.”

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